DONNE E MALATTIE CARDIOVASCOLARI: BINOMIO DA RICONSIDERARE
Prevenzione. A Stoccolma il congresso dell’European Society of Cardiology

INTERNAPOLI. Negli scorsi mesi ci eravamo già occupati della prevenzione cardiovascolare nelle donne, argomento delicato quanto critico. Oggi torniamo ad occuparcene, con maggior forza e determinazione. A farci da sostegno giunge infatti la decisione della European Society of Cardiology, la più importante società scientifica europea in ambito cardiologico, di porre come focus del meeting annuale il rapporto tra donne e malattie cardiovascolari.
Sebbene molto più “giovane” rispetto alla controparti d’oltreoceano, la ESC va sempre più affermandosi nel mondo scientifico internazionale al punto che il Congresso annuale è divenuto uno dei più rilevanti eventi scientifici su scala mondiale. Tutto ciò è senz’altro merito del rigore scientifico con cui vengono affrontate le problematiche e del prestigio dei membri della società ma soprattutto – almeno così piace sperare a chi scrive – della politica avviata negli ultimi anni, con il lancio di campagne divulgative rivolte al cittadino comune. La cardiologia scende quindi in campo, si libera del peso del seppur pesante corpus scientifico che da sempre la caratterizza, per farsi strada tra la gente comune, cui sono poi destinati – in ultima analisi – tutti gli sforzi della ricerca e dell’assistenza sanitaria in campo cardiologico. E lo fa in grande stile, ponendo come perno principale dell’evento scientifico più importante dell’anno un argomento di grande rilievo sociale.


Parlare di prevenzione cardiovascolare nelle donne vuol dire anzitutto liberarsi dai numerosi preconcetti del passato, sintetizzati dal cosiddetto “approccio a bikini” secondo il quale veniva concentrata l’attenzione soltanto sulle malattie della mammella e dell’apparato riproduttivo.


Proprio quest’anno la ESC aveva lanciato l’iniziativa “Women at Heart” (che suona più o meno “le donne ci stanno a cuore”), una sorta di piattaforma o – se vogliamo – un trampolino da cui “lanciare” tutte le iniziative che riguardino le donne e le malattie cardiovascolari. Obiettivi dell’ESC sono: promuovere una maggiore consapevolezza circa la rilevanza delle malattie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte nelle donne in Europa; una migliore conoscenza dei cosiddetti fattori di rischio cardiovascolare e la comprensione del significato che questi rivestono; il miglioramento del trattamento delle donne e delle malattie cardiovascolari da parte dei professionisti che operano nel campo della sanità; una maggiore rappresentatività delle donne negli studi clinici sperimentali; ed una attenta analisi dei risultati dello studio ESC, Euro Heart Survey, al fine di trarne informazioni utili alla migliore comprensione dei rapporti tra malattie cardiovascolari e donne.


E’ significativo poi che ciò avvenga proprio quando il congresso annuale dell’ESC si svolge a Stoccolma, quasi a voler sottolineare la millenaria attenzione rivolta da parte dei popoli scandinavi alla condizione femminile.


Quest’anno seguiremo da vicino i lavori del Congresso Annuale ESC, pubblicando continui aggiornamenti, nella speranza che ciò induca i nostri lettori a riconsiderare l’approccio con cui si guarda alle malattie cardiovascolari.