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mercoledì, Maggio 1, 2024
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La camorra sui social. Anche il superlatitante Marco Di Lauro finisce su Facebook

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Un vero e proprio contatto Facebook, con tanto di immagine di copertina e di profilo.
L’immagine del profilo è quella di sempre, quella di copertina ritrae invece quello che viene identificato come il luogo principe della prima faida di Scampia, le famose Vele.
Si chiama Marco Di Lauro e le info del social non lasciano spazio ad interpretazioni. Professione killer o meglio latitante, ma ciò che lascia stupiti è il luogo di residenza. Non poteva che essere il quartiere di Secondigliano, dove da sempre agisce il clan del Milionario e da dove si pensa non si sia mai mosso il giovane rampollo di Ciruzzo.
Pochi, pochissimi amici. Giusto un centinaio, quelli del classico ‘fake’, creato in una giornata di noia e mai più aggiornato.
Inutile chiarire che si tratta di un contatto falso, ma il mito criminale di Marco Di Lauro non ci ha messo troppo tempo a sbarcare sui social. In realtà il profilo creato nell’estate del 2015 non è il primo non ufficiale per il secondo latitante più pericoloso di Italia. Già nel 2013, infatti, fu creato un profilo Facebook con le medesime caratteristiche. Anche in quel caso il creatore si mise all’opera nel periodo più caldo dell’anno, dedicando però più tempo rispetto a chi lo ha successivamente emulato. Foto, posto ed anche canzoni d noti cantanti neomelodici condivise sul profilo social, ma non solo. Non mancano, infatti, i simboli del potere: soldi ed armi. Un concetto chiaro al più famoso latitante di sempre, Pablo Escobar. “Plata o plomo”, infatti, la fanno da padrone anche sul fake del capo del clan Di Lauro, diventato un vero e proprio incubo per le forze dell’ordine che da ormai 13 anni gli danno la caccia.

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