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venerdì, Aprile 19, 2024
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Detenuto s’impicca in carcere, lettera choc al fratello: «Voglio andarmene per sempre»

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“Voglio andarmene per sempre”: in una lettera scritta al fratello pochi giorni prima del suicidio, il ragazzo di 22 anni che si è tolto la vita due giorni fa nel carcere romano di Regina Coeli annunciava esplicitamente la sua intenzione di togliersi la vita. Lo rende noto l’associazione Antigone, alla quale la madre del giovane ha inviato quella che è stata l’ultima lettera del figlio.
Nel settembre dello scorso anno il giovane era stato collocato in una Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, strutture che hanno preso il posto degli Ospedali psichiatrici giudiziari) a Ceccano (Frosinone). Dopo due episodi di allontanamento e irreperibilità, al momento del ritrovamento da parte dei Carabinieri un magistrato decise per la custodia cautelare in carcere, dove si trovava da un paio di mesi – rende noto Antigone – in regime di sorveglianza speciale.
Nella lettera emergono molto chiaramente le difficoltà psicologiche del ventiduenne. “Io qui sto impazzendo – scrive al fratello – non ce la faccio più”. Dice anche di essere stato abbandonato “dall’unica ragazza che amavo veramente”.
“Dopo aver letto questa lettera – dichiarano Patrizio Gonnella (presidente di Antigone) e Stefano Cecconi (campagna Stop Opg) – dobbiamo ribadire che il punto non riguarda la prevenzione dei suicidi in carcere. Non dobbiamo interrogarci se fosse giusto che quel ragazzo avesse in cella con sé le lenzuola o altri oggetti che avrebbe potuto utilizzare per togliersi la vita. Il punto è che persone, ancor più così giovani, con problematiche di questo tipo, devono essere affidate al sostegno medico, sociale, psicologico dei servizi delle Asl territoriali e non messe dietro le sbarre di una cella. Non possiamo trattare persone con problemi di salute come se fossero dei criminali pericolosi. Dobbiamo quindi interrogarci sul perché questo non sia avvenuto. Dobbiamo farlo affinché casi come questo del ventiduenne non tornino a ripetersi”.
Domani, rende noto Antigone, si terrà l’udienza davanti al pm nell’ambito delle indagini sulla morte del giovane.

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