Racket alla lavanderia nel Napoletano, in arrivo la sentenza per gli esponenti del clan

E’ attesa per inizio maggio la condanna d’Appello per i soggetti coinvolti nell’estorsione alla lavanderia.
Durante la requisitoria, il procuratore generale aveva chiesto la conferme inflitte dalla seconda sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel dicembre del 2015. Luigi Guida. Massimo Amatrudi, Emilio Di Caterino, Michelangelo Mazza. Luigi Tartarone. Oreste Spagnuolo, Luigi Tartarone e Luigi Grassia, tutti collaboratori di giustizia, furono condannati dal tribunale sammaritano a 4 anni di reclu sione, Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia e Patrizio Lepre, invece, ricevettero ciascuno una pena di 12 anni di carcere. Ciro Lepre, invece, m condannato a 10 anni e 6 mesi a fronte dei 12 richiesti dal pubblico ministero della Divisione Distrettuale Antimafia. L’indagine, coordinata dall’Antimafia di Napoli, stando all’impianto accusatorio, avrebbe svelato l’esistenza di un patto malavitoso tra il gruppo Bidognetti ed il clan Lepre al fine di controllare le estorsioni a danno della lavanderia industriale che operava nel Napoletano. L’azienda, presa di mira dai clan, aveva ottenuto appalti in tutta Italia. Gli episodi contestati agli imputati risalgono al periodo m cui a gestire il clan Bidognetti c’era Luigi Guida.