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sabato, Aprile 27, 2024
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Giugliano, i partiti fermano Taglialatela

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Crisi politica, domani il nuovo confronto tra sindaco e partiti dopo lo stop sulle deleghe. Archiviato l’impegno della campagna elettorale che ha riservato non poche amare sorprese al centrosinistra locale, con la forte affermazione dei partiti del centrodestra e l’unico vantaggio per Rifondazione e l’Udeur, ieri mattina i politici si sono rituffati di nuovo nella discussione sulla nuova giunta. L’incontro al Comune, però, non ha prodotto i risultati sperati sul riordino generale delle deleghe. La risoluzione della crisi, quindi, sembra ancora lontana, anche se un primo passo è stato fatto martedì. Dopo molte indecisioni, come da accordo, sono state rassegnate le dimissioni dei sei assessori superstiti della giunta a 10. Per arrivare alla formazione della nuova squadra entro il 20 aprile, però, ieri mattina si sarebbe dovuto compiere un ulteriore passo, definendo il nuovo assetto delle deleghe. Dibattito che ha lasciato il posto alla bagarre sugli accoppiamenti: lavori pubblici con urbanistica, per intenderci, oppure commercio senza sportello delle imprese, formazione con lavoro. Tutto ancora da definire, se ne riparlerà domani. Cosa è successo ieri? Il sindaco Taglialatela ha presentato la propria proposta, ma la discussione si è arenata ancora prima di entrare nel merito delle assegnazioni ai singoli partiti. Poi, per il ritardo con cui l’incontro era cominciato e per impegni successivi di alcuni, la discussione è stata rinviata. Domani si riparte, quindi, da due punti fermi: la lista di incarichi proposta dal sindaco e la mappa politica, che assegna 2 poltrone ai Ds, 2 alla Margherita (compreso vicesindaco), una ognuno a Rifondazione, Sdi, Udeur, Repubblicani, Verdi e una al tecnico nominato direttamente da Taglialatela. Nel frattempo nel mirino del partito di Bertinotti finisce il criterio di compilazione adottato. «Ancora niente di chiaro sulla risoluzione della crisi – precisa Nello Pennacchio, segretario cittadino – Sono state accorpate deleghe che hanno poco a che fare l’una con l’altra, mentre formazione e attività produttive sono state separate. In questo modo, anziché accelerare gli interventi, si rischia addirittura di non poter lavorare». È una scelta da ponderare per la Margherita. «Siamo ancora in una fase interlocutoria – smorza i toni, il capogruppo Giuliano De Cicco – La proposta del sindaco verrà discussa all’interno dei partiti ed entro la prossima settimana troveremo l’intesa definitiva, anche sui nomi». Sulla stessa linea i Verdi. «Sono rimaste insieme ambiente e salvaguardia ambientale- chiarisce l’assessore dimissionario Giuseppe Di Girolamo- Nu è stata messa in un altro pacchetto, dovremo valutare con più attenzione».


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 13 APRILE 2006

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