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sabato, Aprile 27, 2024
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Melito. Già si pensa al ballottaggio. Amente: «Grande risultato, ora completiamo l’opera». D’Angelo: «Mi aspettavo di più»

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Euforia, con pizzico di rammarico per non aver vinto al primo turno, da un lato. Delusione piuttosto latente, ma con la voglia di non mollare credendo comunque di poter sovvertire il risultato di domenica, dall’altro. Antonio Amente e Pietro D’Angelo, che si sfideranno al ballottaggio del 25 giugno, hanno stati d’animo piuttosto antitetici il giorno dopo l’election day alle amministrative per la scelta del nuovo primo cittadino della città.


Contento, e non potrebbe essere altrimenti, Antonio Amente. Il già tre volte sindaco, a capo di una coalizione di 8 liste civiche più il Partito Socialista Italiano, ha obiettivamente fatto il botto conseguendo 8561 preferenze, pari al 48,71% dei voti. Un risultato importante, che purtuttavia non gli consente di poter gioire già al primo turno, sogno accarezzato più volte durante l’estenuante spoglio di domenica sera e lunedì mattina. «È un grande risultato quello raggiunto da me e dalla mia coalizione, che desidero ringraziare. Non era semplice ottenere questo consenso dall’elettorato. Purtroppo per circa 200 voti non riusciamo a vincere al primo turno e confesso che più di un pensierino ce l’avevo fatto in tal senso». Nonostante questo piccolo smacco numerico, Amente è fiducioso in vista del nuovo turno del 25 giugno, anche perché la percentuale delle sue liste ha superato il 50%, arrivando al 51,47% e quindi garantendosi la maggioranza a prescindere di una sua vittoria.
. «Riprenderemo il contatto con i cittadini incontrandoli di persona – aggiunge il medico 66enne – con la serenità che ci ha sin qui contraddistinto e basandosi sui 5 punti per i quali abbiamo stipulato il patto d’amore per Melito e cioè, Piano Urbanistico Comunale, politiche sociali, sicurezza, viabilità e rilancio dell’economica locale».



Decisamente più dimesso il tono di Pietro D’Angelo il quale, sebbene abbia tenuto aperta la porta per la vittoria, è consapevole che il percorso è decisamente in salita visto che anche in caso di vittoria si ritroverebbe in minoranza in Consiglio comunale. E qui, come sempre d’altronde, sono i numeri a dirlo. L’ex presidente del consiglio comunale si è fermato al 29,79% con 5118 voti. Un risultato giudicato dal diretto interessato al di sotto delle aspettative. «Indubbiamente – confessa D’Angelo – sono deluso, anche se il risultato raggiunto non è da buttare. Forse mi aspettavo di più dal nostro potenziale elettorato, che comunque ringrazio. Anche la coalizione poteva prendere di più». Ma come mai è successo ciò? «Una spiegazione può essere il nostro linguaggio pragmatico utilizzato in campagna elettorale. Noi abbiamo parlato e parliamo chiaro. In ogni caso, sono sicuro che al ballottaggio avremo tutte le carte in regola per vincere».


Ora, recuperate un po’ di energia e, almeno in parte, il sonno arretrato, Antonio Amente e Pietro D’Angelo si butteranno a capofitto per tentare di intercettare quei voti necessari per diventare il nuovo sindaco di Melito. Resta da capire cosa faranno gli elettori e i candidati degli altri due aspiranti fasce tricolori rimasti fuori al primo turno, cioè Raffaele Caiazza di Dema e Venanzio Carpentieri del Partito Democratico.

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