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sabato, Aprile 27, 2024
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DEPURATORE ASI. LA PROTESTA DEI SINDACI DI GIUGLIANO, QUALIANO E VILLARICCA

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“Bertolaso, basta inganni.Ora pretendiamo un provvedimento in cui si accerti che quest’area non può più ospitare altri impianti per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti. Un provvedimento definitivo e irrevocabile. E chiediamo, invece, la revoca dell’ordinanza che requisisce il depuratore dell’Asi per stoccare il percolato”.
Il Sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela, pronto a ricorrere al Tar e ad attivare tutte le proteste possibili, d’accordo col Consiglio Comunale, “per opporsi al provvedimento che danneggia la salute del territorio e rischia di compromettere definitivamente anche l’economia dell’area industriale, già provata dalla convivenza con l’impianto di Cdr”. I sindaci di Giugliano, Qualiano e Villaricca- Francesco Taglialatela, Pasquale Galdiero e Raffaele Topo – hanno firmato una richiesta di
emendamento al decreto legge 263 indirizzata al Ministro dell’Ambiente e al
commissario di governo Bertolaso.



Un atto politico a difesa dell’area che da anni subisce il carico
dell’emergenza regionale dei rifiuti. Innanzitutto la dura condanna dell’atteggiamento del commissario di governo che ha deciso di utilizzare il depuratore della zona Asi Giugliano-Qualiano, per stoccare il percolato prodotto in tutti gli impianti regionali, nello stesso giorno in cui si era impegnato a salvaguardare questa zona, già stressata da anni di sfruttamento. L’ultima discarica, iN via Ripuaria- sul territorio di Villaricca, ma al confine con Giugliano e Qualiano – è stata inaugurata lo scorso 10 ottobre, dopo tre mesi di
blocchi, presidi e cortei promossi dai residenti e dagli amministratori dei
tre Comuni interessati.



Attivazione che, in base ad un accordo di programma strappato al Ministero
dell’Ambiente per la bonifica del territorio, avrebbe dovuto rappresentare
l’ultimo sacrificio per l’area che, a ragione il rapporto annuale sulle
Ecomafie redatto da Legambiente, definisce il triangolo della morte per
l’inquietante incremento di patologie tumorali.
Tre giorni dopo, invece, nello stesso giorno in cui Bertolaso si impegna
verbalmente perché “il giuglianese non sopporti più il carico dell’emergenza
regionale dei rifiuti”, firma un’ordinanza in cui requisisce le vasche del
depuratore della zona Asi, chiuso dal ’99, per stoccare il percolato
prodotto dagli impianti di tutta la Regione. Per i sindaci è un atto
intollerabile. “Pretendiamo subito la revoca, non ci stiamo a farci
prendere ancora una volta in giro”. Nel 2005, infatti, era stato Catenacci a
promettere, in occasione della chiusura di Settecainati, che nel giuglianese
non sarebbero arrivati altri rifiuti. Agli inizi del 2006, invece, sono
arrivate le ecoballe al confine con Villa Literno, poi la discarica di
Villaricca e, ora, lo stoccaggio del percolato nella zona Asi, in cui ci
sono già le piattaforme delle ecoballe, il Cdr, la discarica consortile e
numerosi siti posti sotto sequestro. “Contro quest’ultimo scempio- dice il
sindaco Taglialatela- , siamo pronti a ricorrere al Tar. Altre iniziative
verranno concordate nel corso di un’imminente seduta di Consiglio comunale,
d’accordo con residenti e associazioni ambientaliste

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