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sabato, Aprile 27, 2024
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CAMORRA DI PIANURA. E’ di un ras di Ponticelli il cadavere ritrovato, la scoperta grazie a nuovi pentiti

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Appartengono ad un giovane ras di Ponticelli i resti del cadavere ritrovato questa mattina in un terreno boschivo in via Vicinale Palminetto, sotterrato e quindi coperto da una fitta vegetazione. I resti erano in una fossa a un paio di metri di profondità, in una zona lontana dall’abitato e protetta da una fitta vegetazione, nella quale erano addirittura ancora visibili le tracce di un incendio. L’omicidio sarebbe avvenuto un anno e mezzo fa e sarebbe inquadrabile nella guerra in atto a Pianura tra i Mele e i Pesce-Marfella. Fondamentali si sarebbero rivelate le dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia, «profili di altissimo livello e di primissimo spessore criminale facenti parte di entrambi i gruppi che per mesi si sono fatti la guerra». Le indagini sono affidate alla Direzione Distrettuale Antimafia, insieme alla Squadra Mobile di Napoli, guidata dal primo dirigente Luigi Rinella, con il supporto del capo della sezione omicidi Mario Grassia, è a lavoro per ricostruire mandanti ed esecutori materiali dello scontro che per mesi ha insanguinato Pianura. Guerra scaturita dal ferimento di Fabio Orefice, esponente dei Mele, raggiunto dai proiettili sotto la sua abitazione a Pianura. Secondo un’indiscrezione l’uomo di Ponticelli, vittima di lupara bianca, sarebbe stato intercettato proprio un anno e mezzo fa non lontano dal luogo della sua sepoltura: era in compagnia di un altro uomo su una Fiat Panda di colore bianco. Massimo riserbo per ora da parte degli inquirenti che, grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, stanno facendo luce sui particolari più cruenti della guerra che ha interessato la periferia occidentale della città.

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