13.2 C
Napoli
sabato, Aprile 27, 2024
PUBBLICITÀ

«Matteo Messina Denaro? So io dove sta…». Le rivelazioni sul superlatitante del pentito erano false: LA SCOPERTA

PUBBLICITÀ

“La vera vittima delle propalazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino è proprio la giustizia”. Il gip del tribunale di Caltanissetta, Antonia Leone, non ha dubbi: l’ex architetto agrigentino arrestato agli inizi di agosto con l’accusa di calunnia è un “bugiardo patologico“. Il lavoro della Squadra Mobile nissena ha azzerato l’attendibilità del pentito, architetto massone originario di Agrigento, che da almeno cinque anni collabora con i magistrati di mezza Isola impegnati nelle inchieste su mafia, massoneria e sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro.
Dichiarazioni clamorose, che hanno puntato il mirino contro insospettabili, accusando magistrati e legali di essere corrotti e collusi. Racconti che hanno obbligato gli inquirenti a fare perquisizioni e sequestri. Tutto puntualmente rilanciato dalla stampa, comprese le informazioni, “ritenute false“, sui presunti progetti di morte già pronti per assassinare alcuni magistrati.

L’inchiesta della procura nissena, scrive il gip, ha “raggiunto la prova totale dell’infondatezza delle propalazioni accusatorie di Tuzzolino”. Dietro al castello di false dichiarazioni si celerebbe il tentativo di schermare dei capitali in un paradiso fiscale – si legge su Il Fatto Quotidiano – Tuzzolino, che aveva già patteggiato un anno e dieci mesi di reclusione per truffa, turbativa d’asta e falso ideologico, di sé, rivolgendosi alla moglie (che lo ha denunciato per violenze), dice (mentre gli investigatori lo intercettano): “Vinco sempre io. È un destino. Sono fatto così.
Sono nato per vincere” e ancora “ho pensato un colpo da maestro, ma io sono un mago”. Continuando al telefono con la consorte, a un certo si rammarica persino di aver “dimenticato di dire alla dottoressa Principato che Gianluca Vacchi (il noto imprenditore e personaggio social, ndr) fosse un mafioso“. Adesso il falso pentito si trova in galera, in isolamento, e sul suo status giudiziario a breve la Commissione centrale dovrà esprimersi per confermare o meno la protezione. Dalle sue dichiarazioni sono nati oltre 34 procedimenti “tutti conclusi – dice Francesco Lo Voi, procuratore capo di Palermo ascoltato come teste – con richiesta di archiviazione, in parte accolti e in parte ancora pendenti dinanzi ai giudici». Per i magistrati di Caltanissetta sarebbero fasulle le dichiarazioni rese sugli attentati progettati contro i magistrati Marcello Viola, Marco Verzera (all’epoca entrambi in servizio a Trapani), Teresa Principato (fino a pochi mesi fa guidava le indagini sulla ricerca di Matteo Messina Denaro) e Francesco Lo Voi e su presunti favori concessi dall’ex procuratore capo di Agrigento, Ignazio De Francisci, ora procuratore generale di Bologna.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Fassino denunciato per il furto di un profumo, l’accusa: “Lo aveva già fatto”

Già in passato Piero Fassino sarebbe stato riconosciuto come autore di un furto nel duty free del Terminal 1 dell'aeroporto...

Nella stessa categoria