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venerdì, Aprile 26, 2024
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Finisce al carcere duro il braccio destro di Lello Amato: è considerato uno degli ‘irriducibili’ degli scissionisti

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E’ considerato uno dei fedelissimi del boss Lello Amato: si tratta di Massimiliano Vinciguerra che sta scontando presso il carcere di Viterbo una condanna per tentato omicidio, armi, droga e associazione a delinquere di stampo mafioso. L’uomo è finito al carcere duro ingaggiando un lungo braccio di ferro con tribunale di sorveglianza di Roma e Cassazione. Partita persa: né l’uno né l’altro hanno accolto la sua impugnazione alla proroga del carcere duro.

Per la difesa, il tribunale di sorveglianza è stato troppo severo: Vinciguerra, secondo il suo avvocato, sarebbe stato solo una specie di ‘soldato semplice’ del clan. Una sentenza della Corte d’appello di Napoli del 2012, passata in giudicato, lo identificherebbe come un membro qualsiasi dell’associazione di stampo mafioso e non come un cardine. Ma la Cassazione non decide nel merito. Poteva solo cercare vizi nella decisione del tribunale: non ne ha trovati. E Vinciguerra così resta al 41 bis.

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