La quarta puntata del “Grande Fratello Vip” è stata molto intensa soprattutto per i concorrenti della casa. Come annunciato c’è stata l’eliminazione di Marco Predolin, a causa di una bestemmia sfuggita durante un colloquio scherzoso con Luca Onestini e Gianluca Impastato. Su di lui, peraltro, sono pesate non poche polemiche emerse negli ultimi giorni, dalle accuse di omofobia per alcune dichiarazioni su Cristiano Malgioglio e riferite al mondo gay in generale. Ed ecco che all’indomani della diretta, sui social cominciano a circolare i primi commenti, nei confronti del presentatore, per nulla positivi di alcuni opinionisti del mondo dello spettacolo. Tra i tanti la prima a pubblicare un post, sulla sua pagina Facebook, è stata proprio Selvaggia Lucarelli: “Marco Predolin, ovvero come approfittare dell’occasione per farsi conoscere dalle nuove generazioni, facendosi conoscere come un pirla che a 66 anni ridacchia di gay e bestemmia, manco fosse un quindicenne in crisi ormonale e esistenziale. Che tristezza questi bimbominkia coi capelli bianchi”.
La Lucarelli non ha risparmiato nessuno, attaccando anche la De Lellis definendola: “la gioia di ogni autore: messa lì perché ignorante, sta seguendo il copione con commovente solerzia”. Anche Bossari, suo preferito, ha ricevuto le critiche dall’ opinionista: “è tenero, carino, gentile e ha già la vittoria in tasca. Certo è che senza voler togliere nulla a lui, vista la concorrenza, lì dentro quest’anno bastava essere un pelino, ma solo un pelino meglio di Donato Bilancia, per venire fuori come un eroe nazionale”. Ha concluso il suo lungo post lanciando una frecciatina alla redazione: ” il fatto che si sia risparmiato il processo solo a Jeremias, ieri sera, che poi era stato il vero caso durante la settimana e che in fondo era l’unico ad aver minacciato di passare ai fatti anziché limitarsi a dire cagate come gli altri, insegna che quel gruppo di lavoro lì tutela gli amici e i parenti, soprattutto se della Grande Sorella, più che del grande fratello. Il suo cambio di rotta poi (da bullo di quartiere a padre francescano), frutto di qualche evidente, saggia raccomandazione dall’esterno, fa ridere i polli. Tra un po’ gli spunta l’aureola”.