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martedì, Luglio 2, 2024
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La Regione: quella discarica non riaprirà

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GIUGLIANO – Niente rifiuti a Varcaturo, il cantiere in via Grotta dell’Olmo è stato riaperto solo per recintare i vecchi scavi. Con un documento firmato dai subcommissari Vanoli e Paolucci si riapre un nuovo capitolo dell’emergenza rifiuti a Giugliano, dove resta alta l’attenzione sul futuro del territorio. Dopo mesi di tensione e proteste, infatti, residenti, associazioni e politici non mollano la presa e continuano a far pressione sul Commissariato di governo affinché la città non ospiti altri invasi per lo sversamento di immondizie. E per farlo giocano tutte le armi che hanno a disposizione, coinvolgendo tutte le forze politiche, ad ogni livello istituzionale.
Il via vai di camion al sito di via Grotta dell’Olmo, i cui lavori erano stati sospesi a metà settembre in seguito alle accese proteste dei residenti, ha messo in agitazione gli ambientalisti. Impegno disatteso, hanno gridato. Così è ricominciata la corsa a palazzo di via Santa Lucia. Sul tavolo sempre le stesse questioni. Un impegno firmato dai subcommissari Vanoli e Paolucci: i lavori alla discarica di via Grotta dell’Olmo non sarebbero ripresi, ma è in opera solo la recinzione degli scavi già effettuati, dicono da Santa Lucia. Quindi, rassicurano, a Varcaturo non arriveranno i sovvalli del Cdr. Ma a Giugliano restano diffidenti. Non crediamo alle promesse e restiamo in allerta, rispondono i residenti. «Stavolta abbiamo preteso che l’impegno fosse messo nero su bianco, altrimenti sabato saremmo scesi di nuovo in piazza», dice Cesare Basile di Giugliano Lido, promotore dell’incontro.
Il documento parla chiaro anche per il vicario Paolucci: «Lavoriamo per diminuire il peso dell’emergenza rifiuti su Giugliano – dice Basile – non per aumentarla». Certo è che la questione ambientale resta in cima alle preoccupazioni dei cittadini. Dopo tanto scempio e con la bonifica che resta un miraggio, infatti, non c’è da stare sereni. Così il braccio di ferro continua. E, minacciano in città, riprenderà ad ogni segnale di ripresa dei lavori. I precedenti purtroppo non confortano. L’aria resta fetida nella zona di Ponte Riccio, a ridosso dell’Asi. Nel giro di pochi chilometri quadrati abitazioni ed industrie convivono con un impianto di Cdr e una mega area di stoccaggio per le ecoballe. Tutto a quattro passi da una discarica consortile, composta da tre invasi, che per anni ha accolto le immondizie di 20 comuni, più la città di Napoli.
Dismessa solo di recente, ora la discarica è in attesa degli interventi di messa in sicurezza. Basta un niente per far esplodere la miccia della protesta: ormai la gente non ne può più. Da anni è costretta a scendere in piazza per evitare, spesso invano, che le immondizie arrivino a pochi passi da scuole e da abitazioni. Uno scempio che si perpetua e che mette a rischio la salute di migliaia di residenti. Ormai le percentuali di morti per tumore non fanno impressione più a nessuno. Nel Giuglianese si continua a soffrire di patologie alle vie respiratorie, come ribadiscono le associazioni ambientaliste. Ai residenti non resta che seguire passo passo i lavori per tentare di bloccare ogni iniziativa sul nascere. Ne sono convinti i rappresentanti di Giugliano Lido, Giugliano per la vita, Ds e Margherita, che l’altro giorno hanno incontrato i commissari vicari Paolucci e Vanoli.


Il Mattino- Tonia Limatola – 25 ottobre 2002

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