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giovedì, Maggio 2, 2024
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Sicurezza e Commercio, il centrodestra: «Chiederemo un Consiglio ad hoc, Amministrazione sorda e cieca»

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I dati sul commercio a Giugliano sulle aperture e chiusure delle attività commerciali pubblicati in anteprima da InterNapoli.it (CLICCA QUI PER LEGGERE IL REPORT) ha suscitato in città una serie di reazioni. Ad intervenire sono anche i consiglieri di centrodestra.

“Ci sono una serie proposte agli atti ma quest’Amministrazione si è dimostrata cieca e sorda. Cieca perché non vede quello che è lo stato in cui versa il commercio a Giugliano e sorda perché non prende in considerazione le proposte per risolvere i problemi – dichiara Anna Russo di Cambiamenti. Noi di centrodestra abbiamo avanzate diverse proposte, a partire dal regolamento Tosap che dovrebbe favorire i commercianti ma invece agevola le associazioni e penalizza gli esercenti; hanno scartato la nostra proposta sul regolamento dehors, che noi formulammo ascoltando diversi esperti (architetti, ingegneri, geologi, ass di categoria etc..) portando in commissione un’altra bozza che era la brutta copia di quella della città di Napoli, quindi inapplicabile allo stato dei fatti”, dichiara Anna Russo che boccia l’operato dell’Assessore Marino. “Non ha prodotto nulla di concreto in questi anni se non presiedere alle iniziative dei privati che vanno avanti unicamente con loro sforzi, come dimostrano i successi degli aperitivi di Natale e Capodanno. L’esponente di Cambiamenti punta infine l’attenzione su altri due aspetti: sicurezza ed il dazio introdotto dai commissari straordinari sulle chiusure delle attività
“Chiederemo come centrodestra un consiglio ad hoc su questione commercio e sicurezza, visti anche gli ultimi episodi negativi che hanno visto diverse attività commerciali prese di mira dalla criminalità. C’è una proposta risalente al novembre del 2015 sul tema sicurezza, anche questa snobbata. Ho in mente di chiedere anche l’abolizione del balzello di 100 euro introdotto dai commissari, visto che gran parte delle chiusure non sono dovute a trasferimenti o ampliamenti ma cessazioni di attività. Infine – conclude Anna Russo – spero che l’Amministrazione cambi passo sull’organizzazione degli eventi e punti su iniziative di cultura vera, aprendosi alle periferie di tutta la città, compresa la fascia costiera”.

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“La chiusura di molte attività commerciali in città è dovuta, oltre alla crisi economica nazionale che non vede ancora fine, anche ad una mancata o meglio errata programmazione politica locale – attacca Alfonso Sequino di Forza Italia.
Basti pensare che, in tre anni di amministrazione, è stato impegnato, senza sperato risultato, oltre un milione di euro per eventi, svolti prevalentemente nel centro storico e durante le feste natalizie. Quest’ amministrazione ha tenuto più volte a sottolineare che riteneva, questo che a mio giudizio è stato uno sperpero di denaro, un investimento politico cardine per il decollo del commercio in città. Ho più volte sottolineato in Consiglio che la cifra impegnata sarebbe stata sufficiente a finanziare gli eventi per tutto l’anno attraverso un bando di gara e senza contributi “offerti a pioggia”, anche ad associazioni “a gettone”, la città avrebbe potuto finanziare un cartellone di eventi, con lo scopo di attrarre persone da ogni parte della provincia di Napoli e Caserta. Una proposta che, naturalmente, mi è stata bocciata dal Sindaco e dalla sua Maggioranza sia in sede di bilancio 2015 che in quella del 2016″, dichiara Sequino che ricorda anche le proposte presentate e rigettate, tra cui quella dell’istituzione di una “no tax zone” per incentivare l’apertura di giovani e nuove attività, la rimodulazione dell’isola pedonale e l’approvazione del regolamento dehors che io, nel settembre 2015, portai all’attenzione dell’ Amministrazione ma è stato stravolto al punto di renderlo inapplicabile per le vie giuglianesi ed ancora oggi giace nei cassetti della commissione da oltre due anni. Un ultimo, ma forse più importante intervento proposto in consiglio comumale, è stato quello della stesura di un documento di intenti per la sicurezza cittadina. Al proprio interno, vi erano previsti una serie di interventi anche a tutela delle attività commerciali, ma anche questo, anche se parzialmente approvato da due anni, non vede l’approvazione in Consiglio Comunale. Gli interventi da proporre sarebbero tanti ancora e di idee ne ho e ne abbiamo manifestate molte ma, ad oggi, le parole di chi siede in assise per volontà del popolo ad amministrare la città, restano inascoltate da un Sindaco che, è alla guida della città, da solo ed amministra come se non esistesse un domani. Tutto con la complicità di chi gli offre, attraverso il proprio voto, agibilità in consiglio comunale.
Ritengo, tra l’altro, cooresponsabili di tale fallimento, anche alcune associazioni di categoria che, pur di non contrastare la volontà del Sindaco, tra l’altro anche Assessore al Commercio, si sono trasformate in vere e proprie società d’eventi, perdendo, quasi del tutto, lo spirito con le quali nascono, cioè quello di tutelare il commercio ed i commercianti e di proporre, insieme alle amministrazioni, piani di sviluppo economico e sociale in città”.

Critico anche Vincenzo Basile, di Fratelli d’Italia: “Quest’Amministrazione per il rilancio del commercio ha prodotto il nulla – attacca Basile. Ho più volte sollecitato il sindaco ad effettuare scelte coraggiose a favore degli insediamenti commerciali, ma c’è stata sempre una chiusura totale e ottusa alle proposte avanzata dalla detassaziine dei tributi locali, alla necessità di uno sviluppo armonico per categorie commerciali. Insomma – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – non si può parlare del nulla messo in campo da questa amministrazione, meglio sarebbero le dimissioni del sindaco”.

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