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martedì, Maggio 21, 2024
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INTIMIDAZIONI A MELITO, LA SOLIDARIETA’ DEI PARTITI

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MELITO – A 24 ore dall’assalto alla sede dei Ds di Melito, si moltiplicano gli attestati di solidarietà e la dura condanna di tutte le forze politiche. E così ieri sera, in via Roma, presso la sede devastata, si è tenuto un incontro cui hanno preso parte numerosi esponenti di spicco dei Ds, della Margherita, dello Sdi, di Rifondazione, che hanno unanimanete condannato il raid ed espresso preoccupazione per il messaggio intimidatorio lasciato dagli autori del gesto. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri: Diego Beliazzi, Gianfranco Nappi, Umberto Ranieri, Andrea Cozzolino, Domenico Tuccillo, Nicola Oddati, Corrado Gabriele, Gennaro Mola, Enrico Cardillo, Eugenio Donise, ed Enzo Siniscalchi. Viva preoccupazione è stata inoltre espressa dai vertici provinciali e regionali diessini. Diego Beliazzi e Gianfranco Nappi, rispettivamente segretario provinciale e regionale, si sono detti infatti «moto preoccupati per quanto è accaduto e per il ripetersi a Melito di episodi di intimidazione ai danni di forze ed esponenti politici».
Corrado Gabriele ha invece rimarcato «la contestualità del raid con lo scioglimento del consiglio comunale». Lo stesso concetto è stato ribadito da Lello Caiazzo, di Rifondazione: «Evidentemente c’è qualcuno che ha deciso di inviare un segnale prima che si entri nel vivo del dibattito politico, prima che si comincino a definire programmi, liste, alleanze». Un concetto ribadito anche dal segretario cittadino dei Ds, Peppe Sarnataro, che definisce il raid «qualcosa di preoccupante, che comunque non fermerà di certo la nostra azione politica».
In particolare ha poi sottolineato: «Ci auguriamo che sia opera di balordi, anche se temiamo che dietro a questo raid, dietro quel messaggio appiccicato ad una bottiglia molotov, ci sia purtroppo qualcosa di più. Credo che possa essere una reazione al nostro tentativo di mettere in piedi una coalizione ampia e forte, in grado di tornare alla guida di questa città».
Anche per Gianpiero Di Gennaro, della Margherita «potrebbe essere stata questa la risposta agli sforzi di costruire un centrosinistra forte in questa città».
Di Gennaro esprime però anche la più auspicata ipotesi che «più che di criminalità organizzata con qualche scopo ben preciso si possa anche parlare dell’opera di balordi, di teppisti che intendono così invelenire, più di quanto già non sia, il dibattito politico».


ANTONIO POZIELLO – Il Mattino 31 dicembre 2002

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