Finanziatori napoletani
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Secondo l’ipotesi accusatoria, condivisa allo stato dal giudice per le Indagini preliminari, le operazioni sarebbero state coordinate da Franco Volpe e Cataldo Esposito, unitamente a soggetti allo stato irreperibili, e avrebbero visto l’interesse della famiglia calabrese degli Alvaro.
In particolare, parte dello stupefacente sarebbe stata destinata ai calabresi Nicola e Francesco Alvaro, finanziatori dell’importazione e acquirenti della cocaina, rappresentati in territorio salernitano, per le operazioni di intermediazione con Carmine Ferrara ed il collaboratore Salvatore Rocco, dal calabrese Fortunato Marafiori e dal napoletano Errico D’Ambrosio, quest’ultimo avente il ruolo di delegato della famiglia Alvaro e dei co-finanziatori napoletani.