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sabato, Aprile 27, 2024
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Agguato ad Afragola, d’Ambra conosceva chi lo ha sparato

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S’indaga a 360 gradi sul ferimento di Michele D’Ambra,56 anni, residente nel rione Salicelle ad Afragola, vittima di un agguato ieri. D’Ambra, secondo gli inquirenti, conosceva la persona che l’ha sparato.  

Il proiettile, entratogli nell’addome, si è fermaton ell’intestino. Subito dopo aver sparato, il feritore è fuggito, mentre Michele D’Ambra si è accasciato a terra poi è stato trasportato nella clinica Villa dei Fiori. Poi è stato trasferito al Cardarelli dove è stato operato d’urgenza. Secondo fonti non ufficiali, l’identità della persona che ha sparato sarebbe già nota agli investigatori con cui avrebbe avuto una fine. 
I due stavano discutendo poco dopo le 15, poi lo sparo a bruciapelo.
Sul posto sarebbe stato trovato un solo bossolo. Subito dopo la deflagrazione l’uomo è caduto a terra, mentre chi aveva sparato si è allontanato.

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IL PROFILO

D’Ambra vanta diversi precedenti. Fu arrestato tempo fa dai carabinieri del nucleo operativo di Santa Maria Capua
Vetere in flagranza per “detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti” L’uomo fu bloccato dai militari operanti all’altezza del casello
autostradale Caserta-Sud di Marcianise mentre viaggiava a bordo di un’Audi
A3. Un’accurata perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire 7 involucri
termosaldati contenenti cocaina (peso complessivo gr. 26,5 circa), ben
occultata in un’intercapedine ricavata sotto il posacenere posteriore.

Inoltre fu arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise, in quanto accusato di far parte di una banda dedita al furto nelle abitazioni e tentata estorsione. Ben quattordici i furti in casa ricollegati all’operato della banda, tutti avvenuti tra Acerra, Pomigliano d’Arco, Marigliano, Somma Vesuviana, Brusciano e Marcianise, anche se le Forze dell’Ordine hanno potuto accertare anche un tentativo di estorsione con “cavallo di ritorno“. Pare infatti che una delle vittime, dopo aver subito il furto di una moto di grossa cilindrata e di un’importante autovettura, avesse ricevuto una chiamata da parte dei criminali che gli promettevano la restituzione dei veicoli previa il versamento di 1.200 euro in contanti.

I carabinieri trovarono, nel corso di un blitz nella sua abitazione, anche una centrale fotovoltaica

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