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venerdì, Aprile 26, 2024
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Amato-Pagano. Dopo Davide “Dadà”, si cerca la seconda vittima di “lupara bianca”

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Con il ritrovamento di Davide Tarantino, ucciso sul finire del mese di febbraio del 2016 e ritrovato solo grazie alle rivelazioni di un nuovo pentito del clan Amato-Pagano di cui non è nota l’identità, si riaprono le ricerche della seconda vittima di lupara bianca di quel regolamento dei conti nei confronti dei “mugnanesi”. Oltre al 44enne, sparì dai radar anche Antonio Ruggiero, che con “Dadà” gestiva la piazza di spaccio della 219, resta tutt’ora un mistero irrisolto.

Il 29 luglio del 2016 il pentito Michele Caiazza raccontò ai pm antimafia ciò che sapeva del delitto: «Antonio Ruggiero è stato ucciso da Francesco Paolo Russo, Angelo Gambino,Francesco Tubelli, Dario e Claudio Amirante. Tubelli ha attirati Ruggiero in una trappola facendolo andare in un posto che non conosco, dove poi è stato ucciso e il corpo buttato non so dove». «Tubelli», ha messo a verbale il pentito, «mi ha detto di aver visto Ruggiero morto. Ma dopo l’omicidio si è impressionato che i suoi complici volessero ucciderlo, per cui è venuto da me, mio fratello Paolo e mio zio Pietro per chiedere aiuto. Ciò che temevano i suoi complici è che lui raccontasse del posto in cui avevano nascosto il corpo. Francesco Tubelli ci raccontò di essersi impressionato perché durante un incontro con loro, gli avevano fatto trovare un cappio di corda. Poi Tubelli ci disse che si sarebbe fatto arrestare con una pistola addosso».

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