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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Aumento casi Covid, l’appello dei medici di base di Giugliano: “Non si capisce la gravità della situazione, restare a casa è un dovere”

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Sono saliti a 56 i casi di coronavirus a Giugliano. Tra sabato e domenica altri 6 casi in più, un aumento preoccupante che porta i medici di base di Giugliano a rivolgere un appello alla cittadinanza. “Le norme di contenimento imposte dal  DPCM del 9/03/2020, e successive,  ci impongono l’isolamento allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19. Restare a casa è da tutti proclamato, ma i cittadini di Giugliano  sono in strada, a passeggio, in auto o semplicemente in piazza; sembra non abbiano la percezione della gravità della situazione, non riconoscono il dichiarato stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario.  E’ necessario che la cittadinanza tutta collabori con le istituzioni, e soprattutto con il personale sanitario impegnato in questa dura battaglia. La COMEF (Cooperativa Medici di Medicina Generale) esorta gli organi competenti ad intensificare i controlli ed i cittadini a rispettare le norme. Restare a casa non è soltanto un hashtag, è un dovere”.

 

Quindi ricapitolando su 56 contagiati riportati nel report giornaliero dalla Protezione civile cosi divisi:

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  • 2 deceduti
  • 52 contagiati 
  • 2 guariti
  • 390 in isolamenti domiciliare obbligatorio

Sono 390 i soggetti a Giugliano attualmente sottoposti ad isolamento domiciliare. Si tratta perlopiù di studenti e lavoratori venuti dal centro Nord e dall’esterno nelle scorse settimane e che hanno deciso di autodenunciarsi alle autorità e trascorrere la quarantena in casa, come prevede la normativa governativa. Una prima ondata di arrivi a Giugliano c’era stata già con le prime chiusure della Lombardia e delle zone focolaio del Nord, poi con la quarantena obbligatoria decisa dal Governo Conte c’è stata la seconda ondata di arrivi mentre la terza c’è stata con la nuova stretta sulla chiusura delle fabbriche e attività produttive. Molti lavoratori, professionisti, operai e studenti così hanno deciso nelle scorse settimane di tornare a Giugliano dove stanno trascorrendo presso i propri domicili l’isolamento. Non si tratta, va precisato, di persone contagiate, ma che per obbligo previsto dal decreto Governativo debbono rispettare la quarantena domiciliare obbligatoria.

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