18.9 C
Napoli
mercoledì, Maggio 1, 2024
PUBBLICITÀ

Assegno di inclusione, chi rischia di perdere il contributo a marzo

PUBBLICITÀ

Il 27 febbraio sono disposti i pagamenti della mensilità di febbraio 2024 per i nuclei familiari beneficiari dell’assegno di inclusione che hanno presentato domanda entro il mese di gennaio 2024 e che hanno ricevuto i primi pagamenti il 26 gennaio o il 15 febbraio scorsi. Il pagamento della rata di febbraio è comunque emesso solo in costanza di requisiti, ossia  solo per quei nuclei percettori per i quali risultino persistere, in fase di rinnovo mensile, i requisiti per la percezione del beneficio.

Si coglie l’occasione per ricordare che a partire dai rinnovi del mese di marzo verrà preso a riferimento l’ISEE 2024. Pertanto, nel caso in cui la DSU 2024 non sia stata ancora presentata in tempo utile per l’elaborazione della mensilità a rinnovo, la domanda verrà posta nello stato “sospesa” in attesa della disponibilità dell’ISEE 2024; appena disponibile l’ISEE 2024 e comunque con le  elaborazioni dei rinnovi delle mensilità successive verranno recuperate anche le eventuali pregresse mensilità poste nello stato di “sospesa”.

PUBBLICITÀ

Per coloro che presentano domanda di Assegno di inclusione  entro il mese di febbraio 2024, con patto di attivazione digitale sottoscritto nello stesso mese, i primi pagamenti, all’esito positivo dell’istruttoria, verranno effettuati il 15 marzo con competenza per il mese di marzo (ossia il mese successivo alla sottoscrizione del patto di attivazione digitale), mentre la mensilità di aprile verrà corrisposta il 26 aprile.

LA NUOVA PROCEDURA PARTE IL 29 FEBBRAIO

Entro il 29 febbraio sarà disponibile nella procedura ADI, accessibile dal portale istituzionale dell’INPS, il dettaglio delle causali delle domande respinte per le quali il richiedente potrà presentare istanza di riesame alla sede INPS territorialmente competente entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto comunicazione dell’esito, o presentare ricorso giudiziario.

Per le domande in evidenza alle sedi per omissioni o difformità della DSU, gli utenti riceveranno un SMS/mail di notifica dell’evidenza. Le Sedi, presa in carico la domanda, contatteranno gli utenti per acquisire eventuale documentazione integrativa o una nuova DSU al fine di eliminare l’evidenza. I richiedenti l’ADI hanno 60 giorni per integrare la documentazione, colmare le omissioni oppure ripresentare una nuova DSU presso la sede. Decorso inutilmente tale termine, la domanda sarà respinta.

DOMANDE SOSPESE

Le domande poste nello stato di sospesa per incongruenza della composizione del nucleo familiare tra DSU e stato di famiglia-ANPR, risultante dagli archivi a disposizione dell’Istituto, sono, invece, sottoposte all’accertamento da parte delle sedi dell’effettiva veridicità del nucleo medesimo, nel rispetto delle regole eccezionali e derogatorie che disciplinano il nucleo ai fini ISEE.

All’esito delle verifiche l’operatore potrà, pertanto, confermare la discordanza sul sistema ISEE, e porre la domanda ADI in respinta ovvero, nel caso in cui, invece, dall’accertamento risulti, nonostante la discordanza con ANPR, la veridicità del nucleo (ai fini ISEE), potrà utilizzare la funzione di annullamento della “sospensione”, consentendo il completamento favorevole dell’istruttoria.

Le domande assoggettate al controllo preventivo saranno comunque automaticamente elaborate, decorsi 60 giorni dall’inizio della sospensione, in assenza di conferma della discordanza da parte dell’operatore di sede (cfr. a riguardo il Messaggio n. 684 del 14 febbraio 2024).

 

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Accoltellato per aver difeso il figlio, in manette Abbinante junior

Una semplice richiesta di chiarimenti poi sfociata in una violenta aggressione. Con queste accuse nei giorni scorsi è stata...

Nella stessa categoria