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venerdì, Aprile 26, 2024
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Aveva la camorra tatuata addosso, il profilo di Cepparulo l’ultimo dei ‘barbudos’: ucciso dai rivali a Ponticelli

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Era un irriducibile. Uno di quelli che per il suo clan si sarebbe fatto uccidere. Uno che la camorra, la mala ce l’aveva tatuata addosso. “Antonio Genidoni”. Nome e cognome come simbolo di appartenenza. Era questo il tatoo che il fedelissimi del figliastro di Piero Esposito si era marchiato sulla pelle per suggellare la sua fedeltà. Quel tatuaggio Raffale Cepparuolo se l’è portato nella bara e purtroppo con lui è andato di mezzo anche un innocente, il 19enne Ciro Colonna che con la camorra non aveva nulla a che vedere. Per quel duplice omicidio (avvenuto a Ponticelli nel lotto 0 il 17 giugno del 2016) i carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli hanno eseguito questa mattina otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del tribunale partenopeo su richiesta della locale Dda, nei confronti di altrettanti elementi di spicco dei clan camorristici Rinaldi e del rione Pazzigno ritenuti responsabili di omicidio aggravato da finalità mafiose e detenzione di armi da guerra.

Cepparulo, secondo gli investigatori, si era messo contro troppe persone: dopo la strage delle Fontanelle (eseguita dal suo gruppo, gli Esposito-Genidoni contro i Vastarella), Cepparulo detto ‘Ultimo’, per evitare la ritorsione dei Vastarella era scappato e si era rifugiato tra le palazzine ‘feudo’ dei De Luca Bossa. Dalle informative di polizia Cepparulo,“soggetto originario delle Case Nuove, viene ritenuto “orbitante nel sodalizio Esposito-Genidoni-Spina e facente parte della loro batteria di fuoco” e veniva considerato l’ultimo irriducibile, colui che, in ossequio a quel tatuaggio non si sarebbe arreso all’evidenza e avrebbe cercato, a suon di colpi di pistola, di non cedere alla vittoria dei Vastarella, storici nemici degli Esposito-Genidoni e finiti nel mirino del gruppo di “Pierino” dopo l’agguato al circolo Maria Santissima dell’Arco di via Fontanelle. Il giovane ras, originario delle Case Nuove, stando alle ultime indiscrezioni, “si sarebbe inoltre messo contro anche gruppi orbitanti nella zona delle stesse Case Nuove e della periferia orientale”. Gli stessi contro cui sono stati emessi i provvedimenti della magistratura partenopea.

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