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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Basta sussidio ai single, più soldi alle famiglie”, così il Mia sostituirà il Reddito

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La ministra Marina Elvira Calderone ha parlato del Mia in un’intervista a Repubblica, fornendo altri dettagli alle anticipazioni circolate finora. “L‘occupabile non avrà un sussidio, ma una politica attiva definita anche da un’indennità di partecipazione. La vecchia logica del reddito di cittadinanza non c’è più. E la nuova non è punitiva, non è questo l’obiettivo del governo. Anzi le famiglie numerose in difficoltà riceveranno un sostegno più alto dell’attuale perché i minori vanno protetti“.

La ministra del Lavoro ha aggiunto che non sa ancora se il nuovo reddito si chiamerà Mia, misura di inclusione attiva: “Vorremmo che il nome fosse identificativo di un progetto. Più che il contenitore, mi interessa il contenuto”, ha precisato.

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LE FAMIGLIE NUMEROSE

Per le famiglie numerose “l’Isee terrà conto anche dell’apporto fornito dall’assegno unico per i figli, in modo tale da ricevere più di ora”. “Così andiamo a correggere una delle storture del reddito, segnalate anche dalla Commissione Saraceno: uno strumento che dava troppo al singolo e troppo poco ai nuclei con figli. Secondo questa logica, l’aiuto per l’affitto andrà a chi ne ha davvero bisogno, come le famiglie con figli e gli over 60. La pensione di cittadinanza sarà inglobata nella nuova misura“, ha dichiarato la ministra. Secondo una bozza di riforma del nuovo sussidio sta lavorando il ministero del Lavoro che si dovrebbe poter chiedere da settembre 2023, o comunque entro fine anno.

LE POSSIBILI NOVITA’ DEL MIA

Il Governo è pronto a varare il Mia, cioè “Misura di inclusione attiva”. Dunque è stato deciso l’addio al Reddito di Cittadinanza anche la durata del nuovo sostegno e ci sarà la divisione in due categorie con quote a scalare: occupabili e famiglie povere senza possibilità di lavorare. Per i primi il tetto massimo di sussidio sarà di 375 euro mentre per le seconde l’importo base sarà di 500 euro. La misura dovrebbe arrivare presto in consiglio dei ministri ed essere attiva già a settembre.

“Il Mia nasce dalla volontà di risolvere il tema delle politiche attive e di spostare quello che oggi è un sussidio sul tema della politica attiva. – ha spiegato ad Agorà il sottosegretario all’Economia, Federico Freni – Quindi, ovviamente, non è una retromarcia. Si era detto che si sarebbe cambiato il reddito di cittadinanza. Si era detto che si sarebbe immaginata una misura che avrebbe consentito a chi non può lavorare di essere sostenuto e a chi non vuole lavorare di dover lavorare per forza, se la vuole. E questo si sta facendo. Con il Mia ci sarà, entro certi limiti, con determinate possibilità, la concorrenza tra lavoro e Reddito di cittadinanza”.

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