Bomba contro il panificio a Napoli, condanna soft in appello per Robustelli

Ha confessato i propri addebiti e così ha ottenuto in appello un considerevole sconto di pena. Giuseppe Robustelli, alla sbarra per l’ordigno fatto esplodere contro il panificio ‘Sfizi di Pane Marigliano’, è stato condannato in appello a tre anni e quattro mesi di reclusione. Tutto merito dei suoi legali, gli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta, che sono riusciti a ridimensionare la pena ottenuta in primo grado (sei anni) con una più lieve. Robustelli, insieme a Charles Di Martino, era ritenuto gravemente indiziato dei reati di detenzione e porto in luogo pubblico di esplosivi e danneggiamento, con l’aggravante del metodo mafioso. L’attentato venne condotto alle ore 03:30 del 20 aprile del 2020 (in pieno lockdown) in via Ferrara, conseguente alla deflagrazione di un ordigno esplosivo rudimentale collocato nell’esercizio. La visione delle immagini estrapolate dai diversi sistemi di video sorveglianza presenti in zona consentì di individuare l’autovettura utilizzata dagli autori dell’episodio delittuoso e ricostruire l’intero tragitto percorso sia per arrivare in prossimità del panificio sia per allontanarsi dal luogo dell’attentato. Gli occupanti furono identificati anche grazie al fatto che, poche ore prima, erano stati controllati e sanzionati per il mancato rispetto della normativa anti covid nel Comune di Pomigliano D’Arco mentre viaggiavano insieme a bordo della autovettura ripresa dai sistemi di videosorveglianza.