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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Franco aspetta una camera iperbarica, l’operaio di Secondigliano caduto dal 5° piano mentre lavorava

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Ha 38 anni e lo scorso 2 gennaio è stato vittima di un gravissimo incidente sul lavoro. L’uomo stava effettuando un’opera di spicconatura all’altezza del quinto piano di uno stabile in via del Sabotino tra Secondigliano e Miano, quando improvvisamente il ragno meccanico si è ribaltato travolgendo Franco ed un suo collega. Dopo aver sfondato la tettoia di un garage, i due operai sono rimasti incastrati nella cabina del mezzo. Immediata la corsa all’ospedale Don Bosco, dove l’uomo è ricoverato in sala di rianimazione. Franco, padre di tre figli, è in coma farmacologico, ma avrebbe bisogno di assistenze e cure specifiche che l’ospedale napoletano al momento non può assicurare.

L’appello dei familiari: «C’è bisogno di una camera iperbarica»

Franco è in attesa di una camera iperbarica. A lanciare una disperata richiesta di aiuto, è la cugina sui social: «Hai fatto un volo di tre piani e come primo pensiero hai avuto quello di alzarti per andare a soccorrere il tuo collega…. non sapendo di avere mezzo corpo fracassato….e già questo ci racconta chi è Franco. Sei arrivato in ospedale in condizioni disparate… Ti hanno tolto la milza perché non era più un organo, ma briciole. E dalle poche speranze che i medici ci avevano dato, la tua forza ce ne ha data molta di più. Perché tu sei una roccia. Non mi metto qui a spiegare tutto quello che stai passando perché ci vorrebbe un libro, ma è giusto dare voce ai tuoi diritti…qui il più forte sei tu. Ogni giorno ci dai la speranza di rivederti vivo. Stai combattendo contro tutti e contro la sanità. Quella che ti dovrebbe aiutare più di noi che siamo solo qui a pregare giorno e notte. Affinché tu, un giovane lavoratore di 35 anni, possa ritornare dai tuoi 3 figli. Ma io mi chiedo, possibile che questo ragazzo sta combattendo con una forma di infezione rara… Micidiale… Serve una camera iperbarica affiancata ad una sala di rianimazione e nessun ospedale da questa disponibilità. Un diritto che mio cugino sta aspettando… per ricominciare a vivere degnamente.. È in coma farmacologico dal 2 gennaio…. Lui vuole combattere e vincere..ma voi? Aiutateci»

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