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sabato, Giugno 1, 2024
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Camorra e droga a Marano, sconti di pena e due assoluzioni

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La Corte di Appello di Napoli – Prima Sezione Penale – a seguito di annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, ha assolto Vittorio Felaco. I giudici hanno accolto in pieno le argomentazioni difensive avanzate dai legali dell’imputato, gli avvocati Luigi Senese e Andrea Di Lorenzo. Si conclude, quindi,  la vicenda giudiziaria di Felaco che aveva in precedenza incassato una condanna a vent’anni di reclusione perché ritenuto esponente del gruppo criminale di Marano. Vi è da dire che Felaco aveva giá incassato un ottimo risultato quando la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio la precedente sentenza della Corte di Appello di Napoli che condannava Felaco. I suoi legali hanno chiuso il cerchio con l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico.

Argomentazioni che hanno portato anche a uno sconto di pena per Pasquale Baiano che, dagli originari vent’anni di reclusione, si è visto ridurre la condanna di dodici mesi. Baiano era difeso dallo stesso avvocato Luigi Senese (coadiuvato da Andrea Di Lorenzo) e dall’avvocato Luca Gili. 

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Assoluzione piena per anche per l’imprenditore Salvatore Servino di Marano. Fu tratto in arresto per i reati di associazione camorristica finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed ipotesi di spaccio.
L’imprenditore, difeso dall’avv. Alessandro Caserta, in primo grado veniva condannato alla pena di anni 12 di reclusione, solo in secondo grado fu assolto dal reato di 74 aggravato dall’art. 7 dalla VI sez Penale Corte di Appello di Napoli che lo condannava però alla pena di 5 anni e 4 mesi per il reato di 73 D.P.R. 309/90.
A seguito di ricorso per Cassazione la sentenza di secondo grado, anche in ordine alla condanna di 73, veniva annullata ed il processo, ieri dinanzi alla Corte di Appello di Napoli I sez. Penale, definitivamente ha posto fine al calvario giudiziario di Servino decretandone l’assoluzione per tutti i capi di imputazione.

A Carmine De Cristofaro rideterminata la pena inflittagli in 14 anni di reclusione;  Capocotta Matteo inflitti 6 anni di reclusione; a Vincenzo Ferrillo inflitti 10 anni di reclusione; per Capuozzo Luigi pena ridotta a 12 anni di reclusione; per Lazzarino Armando inflitti 9 anni e 4 mesi di reclusione; A Vincenzo Puerio inflitta la pena a 10 anni di reclusione.

 

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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