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giovedì, Maggio 2, 2024
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Droga e armi a Giugliano, Capasso e l’ucraino restano in carcere

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Sono stati sottoposti a convalida di arresto presso il carcere di Poggioreale innanzi al GIP del Tribunale di Napoli Nord Dott. Simone Farina, Capasso Sossio e Zavgorodnii Vitali, ucraino nato il 01.11.1978, entrambi difesi di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord. All’interrogatorio di garanzia hanno deciso di rispondere, negando gli addebiti.

Il Pubblico Ministero ha chiesto per entrambi la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. Il GIP Dott. Farina ha applicato la custodia cautelare in carcere ad entrambi. Il difensore ricorrerà innanzi al Tribunale del Riesame.

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I carabinieri della sezione operativa di Giugliano hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio un 43enne incensurato di origini ucraine soprannominato “Vito” e Sossio Capasso, 45enne  Lo straniero dovrà rispondere anche di detenzione di arma comune da sparo, munizionamento e ricettazione. Capasso è stato osservato a lungo e quando è uscito da un’abitazione di Via Pietro Nenni (Villaricca) è stato bloccato e perquisito. Addosso  6 dosi di cocaina e una chiave di una cassetta di sicurezza. La perquisizione è stata estesa anche all’appartamento. In casa l’ucraino armato di una pistola beretta 7,65 con 6 colpi nel serbatoio, provento di un furto commesso nel maggio del 2020 a Marigliano. A sua disposizione anche altri 24 proiettili dello stesso calibro. I militari hanno poi trovato anche la cassetta di sicurezza. All’interno altre 51 dosi di cocaina.

Capasso Sossio non è nuovo a questi fatti, nel recente passato I Carabinieri della locale stazione lo avevano arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Durante controlli i militari dell’Arma hanno perquisito l’abitazione del predetto su via Literno, trovandolo in possesso di 176 grammi di marijuana (94 grammi erano gia’ divisi in confezioni pronte per lo spaccio) un centinaio di bustine di cellophane per il confezionamento, un bilancino di precisione e 200 euro in denaro contante ritenuti provento d’illecita attivita’. Fu posto agli arresti domiciliari ma fu arrestato dopo pochi giorni in quanto fu trovato di nuovo in possesso di sostanza stupefacente. Fu tradotto presso la casa circondariale di Poggioreale e poi gli fu concesso di espiare la condanna presso una comunità di recupero a Varcaturo.

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