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sabato, Aprile 27, 2024
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Tragedia di Cardito, parla la mamma: “Ho messo io Giuseppe sul divano e…”

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E’ in programma in mattinata nel carcere di Poggioreale a Napoli, l’udienza di convalida per il 24enne Tony Essobti Badre, accusato dell’omicidio di Giuseppe, il figlio di 7 anni della compagna e del ferimento della sorellina di 8 anni, tuttora ricoverata al Santobono. Il 24enne dovrà chiarire se conferma quanto riferito subito dopo il fatto, quando ha ammesso di aver pestato i bambini perché avevano rotto la sponda del letto. Il legale del giovane, Michele Coronella, ieri aveva affermato che Tony voleva bene al piccolo. La Procura di Napoli Nord sta indagando sul ruolo della madre dei piccoli, per capire se fosse presente al momento delle violenze e perché, eventualmente, non sia intervenuta. Si è rifugiata a casa della madre, a Massa Lubrense, in costiera sorrentina. Ai parenti, secondo quanto riferiscono Corriere della Sera e Corriere del Mezzogiorno, avrebbe detto: “Ho preso Giuseppe, l’ho messo sul divano e poi ho chiamato il 118. Quando tutto è finito ho chiesto se potevo andare via”.

Le condizioni dell’altra figlia

All’ospedale Santobono di Napoli ieri mattina è arrivato il pm della procura del tribunale di Napoli Nord che si occupa della tragedia familiare di Cardito. Il magistrato ha incontrato la psicologa che ieri ha avuto un lungo colloquio con la sorellina di sette anni del bambino deceduto, ricoverata nel Reparto di neurologia dell’ospedale pediatrico partenopeo. I racconti della piccola, che ha subito forti percosse ma non è in pericolo di vita e sta superando lo choc con l’aiuto del team di sostegno psicologico dell’ospedale, sono considerati fondamentali per appurare la dinamica che ha portato all’omicidio.

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Sarà proprio la testimonianza della bambina a poter dare un quadro probabilmente completo di quanto accaduto domenica. Ne sono convinti gli inquirenti della Procura della Repubblica di Napoli Nord che attendono di poter ascoltare la bimba, che solo verbalmente, poco dopo il fatto, aveva riferito delle violenze subite dal patrigno, attualmente sottoposto a fermo. La dichiarazioni della piccola, ricoverata al Santobono, dovrà essere verbalizzate per confermare le modalità di aggressione del 24enne compagno della madre, che ha ammesso di aver colpito con calci e pugni i bimbi ma non con il manico di una scopa. La bimba dovrà anche confermare se la causa del pestaggio è stata proprio la rottura della sponda del lettino appena comprato, come riferito dal 24enne presunto omicida; un fatto che sarebbe avvenuto sabato sera, ben prima dunque dell’aggressione mortale consumatasi la domenica. Ma anche in questo caso si tratta di chiarire fino in fondo i tempi.

Il vero padre

Tramite una telefonata ha saputo quello che era successo, non credeva a quelle parole. Il vero papà di Giuseppe, il bimbo ucciso a Cardito a mani nude, si chiama Fabrizio D. Come riporta il giornalista Gigi Di Fiore su Il Mattino stamattina in edicola, l’uomo è stato convocato dai magistrati del Tribunale per i minori. Sul suo profilo Fb, si dichiara a turno poliziotto e carabiniere. La rottura del rapporto amoroso con Valentina, originaria di Massalubrense, risale ad un anno fa, dopo i 3 figli nati nell’ospedale di Vico Equense qualcosa nella vita insieme è andato storto. Così Fabrizio e Valentina hanno deciso di separarsi. Lui è rimasto ad abitare in costiera mentre lei è andata via, ha conosciuto Tony e si è trasferita prima a Crispano poi a Cardito. “Conosco il ragazzo, mentre la mamma dei bimbi non la conoscevo perché veniva da un altro paese”, ha detto ieri il sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo. Valentina Casa ha lasciato Cardito ed è tornata nella città dove è cresciuta. Ad attenderla, in questo momento molto delicato e di profondo dolore, ci sono la madre a e la zia

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