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venerdì, Aprile 26, 2024
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Caro energia e scuole, il ministro Bianchi: “No alla settimana corta”

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Gli studenti di tutta Italia stanno ripopolando le aule, infatti, dal 5 al 19 settembre tutte le scuole dello stivale ripartiranno. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è stato chiaro: nessuna settimana corta perchè le scuole hanno già dato al Paese. L’inizio del nuovo anno scolastico sarà contraddistinto anche dalla maggiore libertà, per studenti ed insegnanti, rispetto alle regole Covi.

Stop con distanziamento sociale e Dad, restano però alcune accortezze. Necessario sarà far arieggiare le aule più volte al giorno aprendo le finestre. Gli studenti però non sembrano accettare il ritorno alla normalità considerato troppo precoce, sott’accusa anche la poca attenzione ministeriale all’opinione degli alunni che non si sentono chiamati in causa.

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L’incubo ‘caro-energia’

Lo spettro del caro energia si fa sempre più incombente, con l’abbassamento delle temperature, l’arrivo dei mesi più freddi dell’anno e la guerra in Ucraina potrebbero avere delle forti conseguenze. Il Governo si dice pronto a sostenere ed alleggerire il problema ‘caro-energia’, infatti, la vicinanza delle elezioni sposta però l’attenzione dei leader sul fronte dello scontro politico.

Le dichiarazioni del ministro Bianchi 

A dover dare una mano secondo il ministro Bianchi non è però la scuola. In un’intervista ad Uno Mattina fa sapere che: “Il governo non ne ha mai parlato perché siamo convinti che tutti dobbiamo affrontare le problematiche del caro energia, ma la scuola sia l’ultima, abbiamo già dato al Paese“.

Continua Bianchi parlando poi del rientro tra i banchi di scuola. “E’ la scuola della ripartenza. Tutto il Paese ha bisogno di ripartenza, di guardarsi negli occhi“. “Il governo ha ritenuto che la fase di emergenza fosse conclusa. Abbiamo perso molto. Ma siamo pronti per ogni evenienza. Teniamo monitorata la situazione in ogni parte del Paese“.

Tanti alunni paiono essersi disabituati al contesto scolastico, per questo il ministro Bianchi si rivolge direttamente a loro dicendo: “Ragazzi, la scuola è il momento in cui si cresce insieme. Nella vita diventerete grandi ma vi ricorderete sempre il vostro compagno, la prof e quella volta che siamo andati in gita e ci eravamo persi“. “Fate tesoro di ogni momento che è un pezzo non solo della vita di adesso ma anche della vita che avrete, fatelo con gioia“. “Nel momento difficile che siamo vivendo, teniamoci tutti per mano“.

Gli studenti però sembrano essere dubbiosi sul rientro: “Dal ministero arriva poca chiarezza circa le misure Covid per l’ennesimo anno, all’interno di un sistema scolastico e universitario in cui non si è investito“. Continuano poi: “In questa campagna elettorale si parla poco e male di scuola, di università e di giovani, e ancora una volta senza chiederci cosa ne pensiamo“.

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