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giovedì, Maggio 2, 2024
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Sequestro di persona a Secondigliano, condanna soft per il ras Casaburi

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Era accusato di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso, sequestro di persona e violenza privata. E invece se l’è cavata con una condanna decisamente al ribasso Gennaro Casaburi, ras del Rione Berlingieri, protagonista nei mesi scorsi prima di un raid che portò al suo ferimento e poi di alcuni atti intimidatori avvenuti nel quartiere. Casaburi per quei fatti è stato condannato a un anno e sei mesi ma il gip Luca Battinieri gli ha concesso il beneficio degli arresti domiciliari con Casaburi che è stato così scarcerato.

I raid intimidatori di Casaburi

Casaburi, circa un anno fa, secondo la Procura, sarebbe stato autore di una spedizione punitiva sotto casa del giovane ras del Perrone Vincenzo Maione: secondo la ricostruzione degli agenti del commissariato di Secondigliano (che l’avrebbero poi arrestato dopo oltre un mese di latitanza) Casaburi si recò sotto l’abitazione di Maione insultando i suoi parenti e in particolare aggredendone uno. Qualche giorno prima, sempre nell’ambito di questi raid intimidatori, Casaburi sequestrò i dipendenti di un bar della zona per ‘lanciare un messaggio’ allo stesso Maione. Per quei fatti è arrivata oggi la condanna.

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Lo ‘scontro’ tra Maione e Casaburi

E’ una storia di vecchie ruggini, recriminazioni e di vendetta. Quella andata in scena nei mesi scorsi sull’asse Berlingieri-Perrone e che vede ‘protagonista’ Gennaro Casaburi, il ras di via del Cassano scampato miracolosamente alla morte in un agguato nel dicembre 2020. Quel raid portò all’arresto di Vincenzo Maione, ras emergente del Perrone, e di altre tre persone (Orlando Di Maio, Massimo Molino e Giovanni Mancini). Un raid violento causato da un semplice rimprovero che Casaburi aveva rivolto a Maione e Di Maio. I due il giorno prima fermati da due agenti mentre avevano forato una ruota. All’invito dei poliziotti di qualificarsi i due avevano iniziato a insultarli: Casaburi, assistendo alla scena, aveva cercato di sedare gli animi rimproverando poi Maione e Di Maio del loro comportamento che avrebbe potuto nuocere agli affari criminali nel quartiere. Da lì la vendetta poi dei giovani del Perrone fino alla sparatoria che portò al ferimento di Casaburi. Raid che lo stesso non deve aver dimenticato visto che da allora, secondo le informative delle forze dell’ordine, avrebbe iniziato a proferire minacce ai familiari di Maione. In un video immortalata la notte di paura e terrore vissuta dagli abitanti del Perrone.

Il video con le minacce di Casaburi

Nei frame si vedeva appunto Casaburi rivolgere minacce sotto l’abitazione di Maione, offese che poco dopo avrebbero poi portato al ferimento di un uomo ferito con dei cocci di bottiglia. I familiari di Maione presenteranno poche ore dopo formale denuncia presso il commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) con gli uomini della squadra investigativa che si metteranno subito sulle tracce di Casaburi poi stanato dopo qualche settimana. Tutto riconducibile al processo che portò al ferimento di Casaburi e alla successiva condanna di Maione anche se in quell’occasione il gip escluse l’imputazione di tentato omicidio (leggi l’articolo). Da allora le tensioni tra le due controparti sarebbero aumentate a dismisura fino alle minacce dirette del 44enne del Berlingieri.

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