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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Celebrata anche a Napoli la fine del Ramadan: tra i fedeli in preghiera anche un ‘Maradona’

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Nella vivace cornice di Piazza Plebiscito a Napoli, migliaia di fedeli hanno celebrato la conclusione del Ramadan, unendo le loro preghiere e condividendo momenti di unione. L’atmosfera era permeata di un messaggio di integrazione, incarnato da coloro che indossavano maglie di Maradona, simbolo di passione e identità napoletana.

L’imam della moschea dei Quartieri spagnoli, prima dell’inizio del rito ha commentato la proposta di chiudere le scuole in occasione di questa ricorrenza.

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Anche se non siamo stati noi a chiederlo, è una decisione che comunque accogliamo con gioia come indice di grande sensibilità e di rispetto reciproco“, ha dichiarato.

Le parole di unità e dialogo sono state amplificate dall’Imam Amar Abdallah, che ha sottolineato il carattere inclusivo di Napoli e ha ricordato l’importanza di festeggiare il Ramadan, una celebrazione fondamentale per i musulmani.

Noi non abbiamo molte feste, sono un paio all’anno, non mi sembra una tragedia. Spero che si riescano a comprendere sempre di più le esigenze di noi musulmani“.

Ramadan in Piazza Plebiscito 

L’assessora Chiara Marciani, in rappresentanza del Sindaco, ha sottolineato l’importanza di promuovere una convivenza armoniosa e il benessere della città, ribadendo la possibilità di costruire una comunità fondata sulla comprensione reciproca e la collaborazione.

Infine, l’Imam Amar Abdallah ha espresso il desiderio di vedere costruita una moschea a Napoli, simile a quelle presenti in altre città italiane, come Roma e Milano, sottolineando l’uguaglianza e l’importanza di Napoli nel contesto nazionale.

La celebrazione del Ramadan a Napoli ha rappresentato quindi non solo un momento di preghiera e festa, ma anche un’occasione per promuovere valori di integrazione, pace e collaborazione all’interno della comunità.

La giornata non è stata solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per rivolgere l’attenzione alla questione palestinese e alla violenza a Gaza. L’Imam Amar Abdallah ha lanciato un appello accorato affinché si ponga fine alla violenza e si lavori per la pace.

Non sono abbastanza 15.000 bambini morti, più di 35.000 innocenti uccisi e più di 80.000 feriti? Non è arrivato il momento di fermare questa cascata di sangue?“, ha urlato.

 

 

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