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domenica, Aprile 28, 2024
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Cellulari in carcere durante la partita del Napoli alla tv:«Esposito approfittò della distrazione delle guardie»

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Da uomo di assoluta fiducia a principale accusatore del suo ex gruppo. Questa la ‘parabola’ criminale di Youssef Aboumuslim, tra i principali collaboratori di giustizia che hanno permesso ai magistrati di smantellare un vero e proprio cartello criminale specializzato nella diffusione di telefonini, droga e in alcuni casi anche armi all’interno di varie carceri italiane (leggi qui l’articolo precedente). I destinatari delle trenta ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli uomini della squadra mobile di Frosinone rispondono a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, detenzione di armi da fuoco ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. A finire in manette anche Maria Matilde Nappi, moglie di Massimiliano Esposito a capo dell’omonimo gruppo di Bagnoli, e il figlio Christian Esposito: i due avevano assoldato un dronista per immettere i materiali nelle celle e a svelare questo stratagemma è stato proprio Youssef che da tempo sta svelando fatti e misfatti della mala flegrea.

Così entravano i cellulari in carcere:«Esposito approfittò della partita del Napoli»

L’ex ras di via Di Niso nel corso di un interrogatorio del febbraio 2022 ha riferito delle consegne di telefoni e droga realizzate con il drone in favore del cugino Christian Esposito quando questi era detenuto in Sicilia presso il carcere Bicocca di Catania. Ciò su imput di Lucio Musella, affiliato alla medesima organizzazione e cofinanziatore per l’acquisto del drone:«Nel corso del mese di novembre 2020 Musella all’epoca detenuto nella VI
sezione, mi chiese di far avere alla madre, che vive a Pianura, il mio drone per fare anche a
Secondigliano le consegne di telefoni. Il cirone è stato consegnato alla madre di Musella
da mio cugino Massimiliano Esposito junior, figlio dell’omonimo Massimiliano, la cui
moglie Nappi Maria Matilde è cugina di mia madre». Youssef ha poi spiegato che i cellulari all’interno del carcere erano entrati in un’occasione in concomitanza con la partita del Napoli, momento quest’ultimo che deve avere ‘distratto’ alcuni agenti della Penitenziaria:    «Per quanto riguarda il suo desiderio era avere uno smartphone, quindi ricordo che in occasione di una partita del Napoli, approfittando che sia le guardie che gli altri
detenuti erano distratti dalla partita organizzò la consegna mediante un drone di due cellulari piccoli e tre smartphone. Esposito mi aveva già diverse volte parlato di questo sistema di consegne con i droni spiegandomi che il drone all’esterno era pilotato da una persona che faceva il fotografo e che era molto esperto nella guida dei droni non mi disse il nome. Il drone trasporta il materiale, telefoni o droga, contenuto in busta legata con un filo, in quella occasione la busta che conteneva 2 telefoni piccoli e 3 smartphone, fu scaricata davanti alla sua cella. Questa è stata l’unica consegna organizzata da Esposito Christian cui lo ho assistito quando siamo stati insieme a Secondigliano. Ricordo che Esposito mi fece vedere anche da dove partiva il drone, indicandomi un palazzetto che si vedeva dalle finestre delle celle che affacciano sui campi di pallone, il palazzetto era dietro la garitta. So che Esposito ha organizzato anche altre consegne con droni a Siracusa, come ho già detto nel corso delle precedenti dichiarazioni, di questa consegna avvenuta nel 2021, non ricordo il mese a Siracusa sono a conoscenza perché in quel periodo mi sentivo spesso con lui. Ricordo che si lamentava delle perquisizioni che subiva e mi diceva che, nonostante ciò, continuava a farsi consegnare i cellulari con il sistema dei droni».

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