Clamorosa decisione della Corte di Cassazione nel processo contro il clan Ferrara-Cacciapuoti: gli Ermellini hanno annullato con rinvio per un nuovo esame l’ordinanza cautelare relativa alla estorsione a carico di Ferrara Domenico, Ferrara Francesco, Cacciapuoti Luigi,D’Altrui Giulio e Ruocco Giuseppe.
Nel collegio difensivo gli avvocati Luigi Poziello, Antonio Briganti, Raffaele Chiummariello, Emilio Martino, Michele Liguori, Antimo D’Alterio e Carmela Maisto.
Con ordinanza emessa il 15.5.2023, il Gip del Tribunale di Napoli ha rigettato la richiesta —avanzata dal Pubblico Ministero in data 8.4.2023 – di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Ruocco Giuseppe, D’Altrui Giulio, Ferrara Domenico e Cacciapuoti Luigi escludendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a loro carico; analoga decisione era adottata dal GIP relativamente alla richiesta di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Ferrara Francesco.
FERRARA Domenico detto Mimi o’ muccuso, e CACCIAPUOTI Luigi detto Giggi, quali mandanti: RUOCCO Giuseppe e D’ALTRUI Giulio, quali materiali esecutori della condotta criminosa, mediante minaccia posta in essere con le condotte di seguito indicate, compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere i promittenti venditori dell’immobile a corrispondere al clan una somma dell’importo di 50.000,00 euro e a costringere i promittenti acquirenti a far eseguire i lavori alle imprese imposte dal clan; non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà in quantola vittima denunciava l ‘intimidazione ricevuta.
Francesco Ferrara compiva invece atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere la vittima a non denunciare i fatti , non riuscendo nell’intento per la ferma determinazione del FASANO a denunciare i fatti.