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giovedì, Maggio 2, 2024
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Clan Mallardo, il rapporto tra i pentiti. Caracallo: “Conoscevo Pirozzi, ma…”

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Uno era il braccio armato del clan, l’altro la mente che si occupava dei rapporti con la pubblica amministrazione. Oggi si ritrovano nella stessa condizione, quella di collaboratori di giustizia e grandi accusatori del clan Mallardo. Si tratta di Filippo Caracallo e Giuliano Pirozzi. Durante l’udienza di ieri nel processo Mog, rispondendo al controesame degli avvocati, Caracallo ha dichiarato di aver conosciuto Pirozzi nel corso della sua carriera criminale ma di non aver mai approfondito i rapporti: “Io mi occupavo per lo più di estorsioni e fermare i cantieri, non so Pirozzi di cosa si occupasse. Ogni tanto sentivo il suo nome ma non ho ben chiaro quale fosse il suo ruolo”. 

Filippo Caracallo è solo l’ultimo pentito del clan Mallardo. Con le due dichiarazioni sta facendo tremare la camorra di Giugliano e non solo. Già diversi gli interrogatori a cui è stato sottoposto dal Capitano della Compagnia di Giugliano su fatti criminali del passato, recente o meno. Naturalmente si tratta di dichiarazioni che devono ottenere un riscontro investigativo ma che comunque stanno facendo tremare il ghota della camorra locale.

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Il pentimento di Filippo Caracallo risale tra fine marzo ed inizio aprile. Dietro la sua scelta ci sono motivazioni sulla sua incolumità. Con la scissione del gruppo dei Palazzinari, l’aria in città era diventata pesante, soprattutto per chi come lui proveniva dall’area di San Nicola ed era sospettato di poter tradire.

Coinvolto in diverse inchieste giudiziarie, di Filippo Caracallo ne hanno parlato in passato diversi collaboratori di giustizia, tra cui Massimo Amatrudi, Giuliano Pirozzi e Gaetano Vassallo. Il nuovo pentito del clan Mallardo non è una personaggio qualunque. A differenza di Pirozzi, che non aveva mai ricevuto nessuna ordinanza di arresto prima della sua scelta di collaborare con la giustizia, la nuova gola profonda della cosca giuglianese ha frequentato fin da giovane gli ambienti della malavita. Affiliato dal 1991, fu arrestato prima per rapina e poi nel 2009 fu coinvolto in una retata insieme ad altri big della camorra giuglianese per racket ad alcune pompe di benzina. Il processo gli è costati una condanna.  Poi fu scarcerato ed era attualmente, prima di pentirsi, a piede libero.

Giuliano Pirozzi il primo collaboratore di giustizia

Il primo collaboratore di giustizia del clan Mallardo è stato Giuliano Pirozzi, colletto bianco, il quale si occupava del collegamento tra la il clan, gli affari e la politica. La scelta di passare dalla parte dello Stato è stata presa da Pirozzi per sfuggire alla morte decretata dal clan. di passare dalla parte dello Stato, così come raccontato dallo stesso Pirozzi agli inquirenti. “Sono sempre stata una delle persone di fiducia di Feliciano Mallardo e anche degli altri affiliati del clan Mallardo, in quanto sono una persona molto capace dal punto di vista economico e finanziario. Ho deciso di venire davanti all’autorità giudiziaria perchè temo per la mia incolumità, in quanto diversi esponenti del clan Mallardo hanno messo in giro la voce che io mi ero appropriato dei soldi che avevo avuto proprio da loro per fare investimenti; però io non ho ricevuto in realtà questi soldi. Essendo però stata messo in mezzo questo voce ho capito che è stata decretata la mia morte. Ho deciso quindi di cambiare vita e perciò mi sono presentato”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Pirozzi nel corso in uno dei primi di interrogatori, nel quale ha spiegato i motivi della sua collaborazione. Le dichiarazioni rese da Pirozzi sono state dichiarate attendibili dagli inquirenti e confermate in seguito all’attività investigativa portata avanti in questi mesi dalle diverse forze di polizia in contrasto al clan Mallardo.
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