18.1 C
Napoli
mercoledì, Maggio 1, 2024
PUBBLICITÀ

“La gente la facciamo soffrire, non ammazziamo”, le minacce del clan del Rione Moscarella agli imprenditori

PUBBLICITÀ

Il clan del Rione Moscarella si è specializzato nelle estorsioni ai commercianti e gli imprenditori di Castellammare di Stabia, Pompei e Sant’Antonio Abate. Al vertice dell’emergente organizzazione criminale c’è Michele Onorato che avrebbe impartito ordini agli affiliati durante la sua detenzione nel carcere di Frosinone, invece, la cassa del clan sarebbe stata affidata a sua moglie Carmela Zurlo. Coinvolti nell’indagine anche i figli di Onorato, Silverio è finito in carcere mentre per Maria sono stati disposti i domiciliari.

Queste sono i dettagli che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Napoli, Maria Luisa Miranda. In particolare c’è un’intercettazione telefonica captata tra un ras del clan e un ristoratore vessato: “Io non ti voglio uccidere, noi la gente la facciamo soffrire, non ammazziamo“. La nuova organizzazione criminale è nata da una scissione nel clan Cesarano.

PUBBLICITÀ
BLITZ CONTRO IL NUOVO CLAN

Ieri la Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di undici persone (di cui 9 sottoposte alla custodia in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’associazione camorristica clan del Rione Moscarella, operante nei comuni di Castellammare di Stabia, Pompei, S. Antonio Abate e zone limitrofe.

In particolare, nel corso delle indagini svolte dalla S.I.S.C.O. di Napoli e dallo SCO, con il supporto operativo della Squadra Mobile di Napoli, sarebbero stati individuati vari episodi estorsivi, posti in essere in danno di alcuni operatori commerciali. Inoltre, uno degli indagati, benché detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, al fine di pianificare e dirigere le attività estorsive.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ragazzini accoltellati all’Arenile, il fermato è il figlio del ras della Vanella Grassi

Finora nessun coinvolgimento diretto in dinamiche criminali. Ma una parentela ‘importante’ dal punto di vista criminale, quella di essere...

Nella stessa categoria