L’inchiesta giornalistica di Fanpage, Bloody Money, ha causato un vero e proprio terremoto giudiziario. L’opinione pubblica e le istituzioni – a più livelli – sono state scosse dalle fondamenta. Le verità incontestabili venute a galla grazie al lavoro di Fanpage hanno scoperchiato il vaso di Pandora della politica campana. Specialmente quella interessata al grosso affare della gestione dei rifiuti. O almeno questo era il focu principale sul quale si basano le tre puntate della video inchiesta fino a qui pubblicate. La quarta puntata è in uscita, come annuncia la stessa Fanpage. Ed è qui che ci sarebbe un particolare tanto simbolico quanto emblematico. La pasta.
Precisamente, in un trolley che Nunzio Perrella consegna ad una donna, rappresentante di un gruppo di imprenditori settentrionali ed ex moglie di un militare, al posto dei soldi ci sarebbero pacchi di pasta. Certo non di una marca a caso. E’ pasta prodotta in Campania, come simbolo chiaro ed inequivocabile. Ad ogni latitudine. La Campania è una delle regioni che storicamente produce la pasta migliore in Italia e, probabilmente, in Europa. I pastifici sono legati indissolubilmente ai nostri territori, alla loro natura, alla loro tradizione. Consegnare la pasta campana come mazzette al posto dei soldi sporchi, bisogna sottolinearlo, è uno schiaffo morale al malaffare.
