Italia ad un passo dalla chiusura se non si parte con la terza dose per tutti. Questo l’allarme del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca lanciato questa mattina.
I dati della Campania
“Dobbiamo lavorare da subito senza perdere il minimo tempo“, queste le parole di De Luca che si mostra preoccupato per un’ipotesi di chiusura del Paese che, a parer suo, non è poi così lontana:” Siamo ad un passo da questa prospettiva“, ha detto il Presidente. Vincenzo De Luca parla ai giornalisti della situazione dei contagi in aumento in Campania. Evince preoccupazione soprattutto per i vari focolai registrati negli ultimi mesi in alcune zone della regione: “Per il momento sono sotto controllo, come è emerso dalla riunione che abbiamo avuto ieri con i direttori generali delle ASL”, ha detto il Governatore. Spiega De Luca che i dati delle terapie intensive non sono così allarmanti, si iniziano però a registrare i primi picchi di contagi, preoccupano infatti i dati dei reparti ordinari. Per questo l’ipotesi chiusura si avvicina sempre più. “La situazione delle terapie intensive è soddisfacente, ma nei reparti ordinari cominciamo a registrare ingressi che devono preoccuparci“, è un grido alla prevenzione quello del Governatore De Luca, per evitare che la situazione peggiori.
Le parole di De Luca sulla terza dose del vaccino
Ma la soluzione per il Presidente è già possibile grazie al vaccino. Preme infatti per la terza dose: “Dobbiamo fare la terza dose subito, se vogliamo evitare di richiudere le scuole“. La Campania ha infatti già dato disposizioni per eseguire la terza dose di vaccino a tutte le fasce d’età, purché siano trascorsi sei mesi dalla seconda iniezione. Fermo sulle sue idee, De Luca “ammonisce” il Governo: “Sta sbagliando. Perché dobbiamo aspettare all’inizio di dicembre per estendere la terza dose?“. Poi ripete la sua proposta: “Passati sei mesi dall’ultima vaccinazione, bisogna farla subito, senza perdere un minuto”.
Si dice quindi convinto delle sue idee: bisogna eseguire la terza dose senza aspettare dicembre, perché la chiusura è uno spettro vicino.