Arrestati i sette presunti componenti della ‘banda del buco’ che il 3 novembre scorso ha svaligiato la filiale del Credit Agricole a Milano, in piazza Ascoli. Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti da Marco Calì, li hanno individuati in procinto, secondo le indagini, di commettere un nuovo colpo tra le province di Milano e Torino.
Assalto alla Credit Agricole a Milano
La cattura è arrivata al termine di una lunga indagine complicata dalla modalità di fuga dei rapinatori, tutti dell’hinterland giuglianese, attraverso i canali fognari attorno alla banca. Sono Antonio Moio di Giugliano, Giuseppe Veneziano di Giugliano, Aniello Felaco di Villaricca, Salvatore Picillo di Villaricca, Francesco Tammaro di S. Antimo, Biagio Tammaro di S. Antimo, Salvatore Ippolito di Napoli (difesi dagli avvocati Luigi Poziello, Bruno Cervone, Marco Perfetto, Marco Maresca).
Quel giorno fecero irruzione nella filiale attorno alle 8.35, pochi minuti dopo l’apertura al pubblico. All’interno c’erano il direttore e una dipendente, mentre una seconda lavoratrice stava per entrare, quando si accorse della presenza dei banditi e dette l’allarme.
“Sono entrati dalle fogne e hanno chiesto di aprire il caveau, hanno cercato di svaligiare le cassette di sicurezza – aveva raccontato il direttore 48enne -. Sono entrati e usciti dalle fogne, hanno fatto un buco nel pavimento”. E da lì erano partite le ricerche della Squadra mobile. La banda, composta secondo le indagini da partenopei, aveva portato via circa un milione di euro.
Guarda il video della rapina della banda del buco
La rapina a novembre 2020
La mattina del 3 novembre 2020, la banda entrò da un condotto sotterraneo scavato in precedenza, quasi sicuramente mesi prima della data prescelta.
I rapinatori presero in ostaggio il direttore e due dipendenti, colpendo il primo alla testa. Pistole in pugno, ordinarono di aprire il caveau, svuotarono alcune cassette di sicurezza e fuggirono dalla stessa “strada” sotterranea da cui erano spuntati.