«Stiamo lavorando per superare le criticità e programmando le attività necessarie. Ma la rete idrica è obsoleta e sono mancati piani di industriali e programmi di manutenzione». È quanto assicurato stamattina nella trasmissione di Radio Marte “La Radiazza” condotta da Gianni Simioli, dal presidente dell’Ente idrico campano Luca Mascolo intervenuto sulla cronica mancanza d’acqua nella fascia costiera giuglianese. Gli abitanti di Licola, Varcaturo e dintorni convivono oramai da venti giorni con una crisi idrica imponente, scoppiata come da decenni accade in piena estate. InterNapoli.it sta raccogliendo da settimane lo scoramento dei residenti di quell’area.
Nei mesi più estivi, l’ aggiunta di Mascolo già sindaco di Agerola, «l’utenza nella zona aumenta» vista la presenza di lidi, piscine, strutture balneari. Tali attività, a quanto risulta, non sconterebbero attualmente problemi al flusso dell’acqua cosa che invece continua a interessare soprattutto tante abitazioni private della fascia costiera giuglianese (non tutte).
A richiedere un intervento diretto della Regione Campania anche il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi. «La Regione Campania intervenga finanziando i serbatori idrici». Nel frattempo, ancora una volta, i cittadini della fascia costiera aggiungono: «Continuiamo a soffrire, nemmeno gli animali vengono trattati così. Siamo esausti».
La carenza idrica a Marano
Nei giorni scorsi a soffrire per la mancanza d’acqua anche un altro territorio a Napoli Nord: quello di Marano. Dopo alcuni sit-in di protesta organizzati da Sinistra Italiana e partecipato dai cittadini, a seguito di un incontro con la Segreteria Comunale, qualche risultano è arrivato. La Regione Campania, afferma Stefania Fanelli di SI «ha preso l’impegno a fornire due pompe da installare nell’ impianto C2. Due pompe poiché una sostituirà quella interessata dal guasto e l’altra ne sostituirà una obsoleta».
La mancanza di infrastrutture
Dal canto suo, Luca Mascolo aggiunge: «I sindaci devono avere uno sguardo lungo e fare lavori immediati per alleggerire la situazione». Inoltre, «va individuata una forma di gestione dell’acqua. Va fatto un piano di distretto. Un piano d’Ambito prevede un intervento di quell’area». In ogni caso, conclude il presidente dell’Ente idrico campano, «nell’area Nord di Napoli mancano infrastrutture, siamo all’anno zero».
