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sabato, Aprile 27, 2024
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Cuori e canzoni per Antonio Felli, su TikTok le vergognose dediche per il killer di Gianluca Coppola

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Mentre è in corso il processo contro Antonio Felli, accusato dell’omicidio del 27enne Gianluca Coppola, avvenuto lo scorso 8 aprile a Casoria, su TikTok sono stati pubblicati diversi video celebrativi e di sostegno per colui che avrebbe sparato, uccidendolo, il 27enne per una lite su questioni sentimentali, essendo Felli l’ex della fidanzata di Gianluca.

È lo stesso padre di Gianluca Coppola, che si è rivolto al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, a segnalare la presenza sui social dii questi filmati:

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“Non ci sono parole per descrivere il dolore che hanno provocato e che continuano a provocare con questi video (pubblicati probabilmente dai familiari di Felli con account fasulli) che elogiano un assassino. Questo lascia capire chi è questo soggetto e chi sono quelli come lui che inneggiano alla violenza. Noi abbiamo fiducia nella magistratura che saprà sicuramente giudicare questo assassino, presunto camorrista, e tutti quelli come lui che appoggiano le sue gesta.  Chi è omertoso è complice di questo assassino, lo è anche chi pubblica e condivide questi video nei quali ci sono alcuni fotogrammi, quelli che mi fanno male di più, nei quali si vede il momento nel quale Felli è venuto sotto casa nostra”

Omicidio Gianluca Coppola a Casoria, fissata la data per il rinvio a giudizio di Felli: gravi accuse a suo carico

E’ stata fissata per il 29 marzo, davanti alla prima sezione della Corte di Assise di Napoli, aula 115, l’udienza per il rinvio a giudizio di Antonio Felli, accusato dell’omicidio di Gianluca Coppola , il giovane ucciso a Casoria l’aprile dell’anno scorso. Felli, oltre al delitto consumato, deve rispondere anche di altri reati minori come porto d’armi, possesso di telefono in cella e minacce al papà di Gianluca. Ad aggravare il quadro indiziario c’è l’aggravante camorristica.

Il pubblico ministero Ivana Fulco ha comunicato al giovane e al suo difensore, l’avvocato Dario Carmine Procentese, il quadro accusatorio. Felli, in sede di interrogatorio, aveva provato a fornire una propria versione dei fatti spiegando che il giorno del raid aveva agito accecato dall’ira, in quanto in precedenza sarebbe stato a sua volta aggredito dalla vittima, convinta che stesse intrattenendo una relazione sentimentale con la sua ex fidanzata. Coppola sarebbe morto dopo qualche settimana a causa della gravità delle ferite riportate.

Felli (difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese), a seguito dell’arresto, confermò davanti al Gup le dichiarazioni rese originariamente al gip presso il tribunale di Napoli nord, il quale dopo la convalida del fermo trasmise gli atti a Napoli quale giudice competente. Felli ha manifestato nel corso del suo interrogatorio profondo rammarico per quanto verificatosi. Il legale ha presentato una memoria difensiva per cercare di ‘allegerire’ la posizione del suo assistito.

 

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