Con il mercoledì delle Ceneri si è aperto il lungo periodo delle celebrazioni pasquali. Nella tradizione cattolica, la Pasqua è il culmine del cosiddetto triduo pasquale, ossia un ciclo di tre giorni liturgici che inizia con la messa vespertina del giovedì santo, in cui viene ricordata l’Ultima Cena. Il Venerdì santo rappresenta, invece, la passione e la crocifissione di Cristo. Sono molte le usanze che accompagnano le celebrazioni in questo giorno.
Il digiuno nella giornata del Venerdì Santo
Come avviene durante il Mercoledì delle Ceneri, anche il Venerdì santo prevede l‘astensione dalla carne e, per chi ha superato i 18 anni, il digiuno ecclesiastico, ossia il consumo di un solo pasto nella giornata. I fedeli praticano l’astinenza e il digiuno come forma di penitenza per i peccati degli uomini, espiati per loro da Gesù con la passione.
Ma perché non si mangia la carne nella giornata del Venerdì Santo? L’astinenza dalla carne è il quarto dei cinque precetti generali della Chiesa cattolica, ossia leggi morali tramandate e promulgate dall’autorità ecclesiastica. I fedeli praticano l’astinenza, così come il digiuno, come forma di penitenza per i peccati degli uomini, espiati per loro da Gesù con la passione. Una forma di mortificazione che prepara il credente alla resurrezione di Cristo e alla sua liberazione dalla morte.
In origine l’astinenza era molto più restrittiva. Oggi è concesso mangiare uova e latticini, ma si richiede di evitare cibi troppo ricercati. Inoltre, in alcuni casi specifici, come ad esempio la malattia, i fedeli sono dispensati sia dal digiuno e dall’astinenza.
La Via Crucis e la celebrazione della Passione del Signore
Secondo i vangeli, Gesù è morto sulla croce alle 15.00 del pomeriggio di Venerdì. Nella tradizione cattolica, in segno di lutto, le campane che richiamo i fedeli all’eucarestia non suonano. Il Venerdì santo è anche aliturgico, ossia in questo giorno non viene celebrata la messa ma la celebrazione della Passione del Signore, una funzione in cui viene ricordato il sacrificio di Cristo. E’ concessa la Comunione con l’ostia consacrata nella messa del giovedì santo.
La Via Crucis rappresenta il cammino che Gesù fece trascinando la croce fino al Golgota, il luogo della crocifissione. La processione si sonda attraverso un tragitto caratterizzato da 14 tappe, dette stazioni, ognuna delle quali rappresenta un momento del percorso di Cristo verso il Golgota.
Stasera la Via Crucis in Piazza del Gesù a Napoli con don Mimmo Battaglia
Stasera, alle 20.45, don Mimmo sarà in piazza del Gesù per la Via Crucis rivolta particolarmente ai giovani. I testi sono stati preparati dalla Consulta di Pastorale Giovanile e dai giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, ispirandosi a quella celebrata con Papa Francesco. Durante la preghiera, alcuni street artist concluderanno il progetto artistico Street Crucis di 14 opere pittoriche tematiche, su supporto mobile, sulle stazioni della Via Crucis.
La scelta di piazza del Gesù Nuovo richiama il luogo in cui, durante i funerali del giovane artista Giovanbattista Cutolo del 6 settembre scorso, l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia, lanciò un forte appello ai giovani: “Se qualcuno un tempo ha detto ‘fuggite’, e qualcun altro oggi dice ‘scappate’, io vi dico: Restate! Restate! E operate una rivoluzione di giustizia e di onestà! Restate e seminate tra le pietre aride dell’egoismo e della malavita il seme della solidarietà, il fiore della fraternità, la quercia della giustizia!”.