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venerdì, Aprile 26, 2024
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Dati Covid in Campania, scontro durissimo tra De Luca e De Magistris: volano querele e accuse

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Una lunga ispezione del ministero della Salute nelle strutture covid della Campania, negli uffici delle Asl, una minuziosa indagine sui dati che vengono trasferiti a Roma per appurare se ci siano delle mancanze, delle falle da considerare per poter avere un quadro del tutto aderente alla realtà e decidere. E’ questo il centro dei riflettori oggi in Campania, la regione in bilico tra l’attuale zona gialla e il possibile passaggio a quella arancione

La decisione finale la prenderà il ministro Speranza ma vuole essere sicuro di avere tutti i dati certificati in mano sulla situazione sanitaria e quella delle strutture mediche.
    “Riteniamo validi i dati della Campania ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso”, ha spiegato  il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.
Al momento l’orientamento per la Campania resta quindi quello della zona gialla anche se decisioni diverse potrebbero arrivare con l’ulteriore analisi dei dati acquisiti. I tecnici del ministero per tutto il giorno hanno analizzato la mole dei dati per trovare eventuali deficit e capire come poter recuperare quello che manca ma anche verificare quanti potenziali contatti sono sfuggiti al tracciamento, un numero che potrebbe influenzare la valutazione sull’area di rischio. Una verifica che arriva il giorno dopo le parole del governatore De Luca: “chiedo ora al ministro della Salute un confronto di merito e pubblico – aveva detto – sui dati oggettivi del sistema sanitario campano, nell’ambito di una verifica generale e ineludibile dei dati di tutte le regioni d’Italia. E’ indispensabile la più assoluta trasparenza. Non abbiamo da occultare, nulla di nulla”.
Intanto anche oggi ci sono stati momenti di affollamento all’esterno dei pronto soccorso del Cotugno e del Cardarelli.

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Furia De Luca contro De Magistris

Vedo che sugli organi di informazione si è creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania. La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa ieri, a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute. Ho sollecitato io un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque non c’è più nulla da decidere e da attendere. Riconfermo altresì che sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione, solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia. Non sono assoluamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito. Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale. “Continua la campagna di aggressione mediatica contro la Campania. C’è da rimanere esterrefatti di fronte alle parole e alle tesi campate in aria ascoltate da vari interlocutori nella trasmissione del servizio pubblico Cartabianca”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Di fronte a queste falsità non resta che la querela per diffamazione”, aggiunge De Luca. Ospite in studio c’era Luigi De Magistris che aveva rilasciato dichiarazioni forti.

Covid: de Magistris, adotterò provvedimenti clamorosi 

”Insieme alla Giunta adotterò provvedimenti clamorosi per far capire al Governo che c’è una questione Campania molto seria. C’è un giallo Campania”.Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: ”Non possiamo rimanere inerti di fronte a questo atteggiamento pilatesco. La situazione è drammatica e ancora non è stata sciolta la riserva. Questa situazione non può andare avanti, non vorrei che si intervenisse in ritardo”. 

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