Prosegue il tour di Vincenzo De Luca in giro per l’Italia a presentare il suo “Nonostante il Pd”. Questa volta la tappa è Bologna, nella sala Marco Biagi. E con la consueta chiarezza dice: “Il Pd mi ha rotto le scatole”.
La vicenda è sempre quella: il terzo mandato. E la guerra che si è scatenata nel Pd. “Questa è una delle posizioni idiote dei dirigenti del Pd. Ho fatto una domanda a questi giovanotti che dirigono il partito: Luca Zaia esercita il terzo mandato nella grazia del Signore senza che nessuno abbia detto una parola. Le Regioni hanno autonomia sulle leggi regionali, sono somari. Devono solo mettere in piedi un’aggressione politico-mediatica, perché nel Pd dà fastidio uno che ha scelto la verità più delle bandiere“, dice il governatore in un dialogo con Raffaele Marmo, condirettore di QN. Nel Pd, prosegue, dà fastidio chi come me “non ha correnti, non ha padroni, né padrini“.
I dirigenti del Pd, poi, li definisce “maleducati in larga misura“: “Sono da tre mesi nel partito e non hanno rispetto minimo per chi ha consumato la sua vita. Voglio ricordare che De Luca è l’esponente del Pd più votato d’Italia, per lo meno abbiate rispetto”. E poi ancora: “La cafoneria e la volgarità non sono argomenti politici e cortesemente non mi rompete le scatole. Gli attuali dirigenti di educazione non ne hanno molta ed io reagisco, mica mi potete rompere le scatole?“. Poi avverte, richiamando il titolo del libro e ricordando che a Napoli i dem “sono al 12 per cento, io ho preso il 70 per cento“, spiega: “E comunque quello che dovevo fare l’ho deciso sempre da solo, nonostante il Pd, perché il Pd mi ha rotto sempre le scatole“.
Le Europee
E se non dovessero andare bene le Europee?
“Credo che dovrebbero trarne le conseguenze, ma in Italia quello che vale nei paesi civili non vale, qui più perdi voti più vai avanti. Dal mio punto di vista sarebbe una tragedia il crollo del Pd, la mia angoscia è questa”. E ancora: “Mi auguro che non ci sia un crollo, ma una forza politica vive se viene percepita come utile, altrimenti i voti non li prendi. Oggi siamo in questa situazione, non riusciamo a convincere nessuno. Siamo una forza stanca. Il mio problema è questo: ridare anima a un partito. Io dopo trenta secondi di un dirigente del Pd in tv cambio canale“.
