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sabato, Aprile 27, 2024
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Disavventura per Piero Armenti, subisce il furto con tentato cavallo di ritorno

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Disavventura per Piero Armenti che avrebbe subito il furto del cellulare e il tentato cavallo di ritorno.  “Ragazzi assurdo. Volevo fare un video turistico su Foggia. Ad un certo punto, mentre mio padre pagava il parcheggiatore abusivo (polizia e carabinieri dove siete ) è scomparso il suo telefono. Lo stesso parcheggiatore si è proposto di recuperarlo a pagamento. Poi dopo le minacce di mio padre glielo ha ridato. Assurdo”.

La storia è stata pubblicata su Instagram dallo stesso influencer salernitano, seguito da 460mila fan. Lui è un imprenditore  che vive a New York ed era in Italia per presentare il libro New York metro per metro. Armenti è arrivato da Bari in compagnia dei suoi genitori, infatti, venerdì scorso ha presentato il libro alla Feltrinelli. Si è fermato a Foggia davanti alla nella chiesa di San Giovanni Battista dove c’era un parcheggiatore abusivo. “Chiamo i carabinieri, il telefono stava sulla macchina” ha detto all’uomo.

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PIERO ARMENTI, IL VIDEO E IL RACCONTO

Amici volevo andare a Foggia per fare un video turistico su questa città di cui purtroppo si parla male. Volevo ovviamente mostrare i lati positivi di Foggia, ma è stato impossibile. Appena arrivati mio padre ha parcheggiato sulle strisce blu (di domenica non sono a pagamento) e un parcheggiatore abusivo si è avvicinato per chiedere due euro, mio padre gliene ha dati tre per aiutarlo, ma mentre prendeva i soldi dal borsello gli è scomparso il cellulare. Ha provato a cercarlo in auto ma non lo trovava, a quel punto ha capito che gli era stato rubato. Il parcheggiatore gli ha detto che se gli dava un “regalo”, cioé una cosa di soldi, glielo ritrovava lui. A quel punto mio padre ha perso la pazienza e ha iniziato a fare la voce grossa, fino a quando il parcheggiatore spaventato dalla minaccia dei carabinieri, e da me che facevo il video, è andato a recuperarlo. Era nascosto dietro la ruota di un’auto. Mia mamma era terrorizzata perché vedeva mio padre arrabbiato e non sapeva cosa potesse succedere, se la situazione degenerava, se il tipo era armato, se fosse una banda di criminali. In quei momenti ti passa tutto per la testa. Ovviamente ce ne siamo andati perché non ci sentivamo sicuri per la nostra incolumità, e siamo andati a San Giovanni Rotondo. Ho tanti amici a Foggia, e sono persone per bene che detestano i delinquenti, ma singoli casi come questo purtroppo fanno cadere le braccia. Non bisogna generalizzare né fare di tutta un’erba un fascio, ma in auto mio padre era ancora deluso da quello che era accaduto“, racconta Armenti.

IL VIDEO DI PIERO ARMENTI

 

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