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venerdì, Aprile 26, 2024
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“E’ vietato morire di sabato”, lettera appello di Don Maurizio Patriciello ai sindaci di Frattamaggiore, Frattaminore e Grumo Nevano

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Don Maurizio Patriciello scrive ai sindaci di Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano riguardo la situazione del cimitero

“Cari amici e fratelli sindaci, è con grande disagio e tristezza che mi appresto a scrivervi questa lettera aperta. Scrivo a nome e per conto dei poveri di Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, riguardo alla decisione presa dal Consorzio Cimiteriale, per cui nel giorno di domenica non è possibile ricevere le salme dei nostri cari defunti.

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Nei nostri paesi è vietato morire di sabato. E se succede, come purtroppo accade? Ci sono le “Sale del commiato”, a pagamento, delle pompe funebri presenti in zona. Cosa che va ad incidere sulla già non lieve spesa del funerale. E chi non può permettersi questa ulteriore spesa è costretto a tenersi in casa il defunto con i relativi problemi da affrontare.

“Chiedo umilmente: si potrebbe ovviare a tanto ingiusto ed inutile disagio? Credo di si. Pagare qualche ora di straordinario a un dipendente perché apra il cancello del cimitero e la porta della sala mortuaria, non credo che costi troppo alle casse del Consorzio”.

A Caivano – cittadina in cui sono parroco – si è spenta, sabato sera, la signora Vincenza, mamma di don Adriano Police, parroco a Villa Literno. La signora doveva essere sepolta a Frattaminore. Dopo la concelebrazione del funerale da parte del vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo, insieme a me e a diversi sacerdoti – cosa che nella forania di Frattamaggiore è vietata, e non si capisce perché – la salma è stata deposta nella sala mortuaria di del cimitero di Caivano. Un dipendente umano e gentile – che non smetto di ringraziare – ha provveduto ad aprire i cancelli, domenica sera. Lunedì mattina, dal cimitero di Caivano, la salma è stata poi trasportata nel nostro cimitero per essere interrata.

Mi chiedo perché questa semplicissima operazione, che tanto sollievo reca alla povera gente, debba essere vietata nel nostro cimitero.

Viviamo tempi difficili. I prezzi delle bollette e dei beni di prima necessità arrivano alle stelle. Ci aspettano giorni bui. È possibile, con un semplice atto di buona volontà, andare incontro ai poveri? È possibile, aprire il cancello del cimitero ai nostri cari defunti anche di domenica per evitare alle loro addolorate famiglie, ulteriori sofferenze? È possibile – lo chiedo ai miei confratelli parroci – a Frattamaggiore e Frattaminore celebrare i funerali – come avviene in tutta la diocesi di Aversa – anche di domenica, per andare incontro ai fedeli angosciati per la morte di un loro caro?

Cari sindaci, sono certo che condividete questa mia considerazione.

Si può fare di più. Basta volerlo. Senza alcun incomodo da parte di nessuno. Abbiamo tutti – Chiesa, Società civile, Amministrazioni comunali – il dovere di andare incontro ai poveri. Facciamolo. Incontriamoci come già altre volte. Discutiamo. Mettiamoci in ascolto del grido della povera gente sulla quale, come una mannaia, cadono queste decisioni”.

 

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