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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Eleonora morta di leucemia a 17 anni perché rifiutò chemio. I giudici: “Succube dei genitori”

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Dopo accurate ricostruzioni e indagini i giudici stabiliscono che la morte di Eleonora, giovane ragazza di 17 anni, fu provocata dalle drastiche ed estreme ideologie dei genitori. La 17enne affetta da leucemia, secondo le opinioni mediche, poteva salvarsi. Ciò non è avvenuto per le convinzioni dei due genitori, accaniti seguaci del metodo Hamer. I due avevano, infatti, nettamente rifiutato la possibilità di sottoporre la figlia alle chemio.

La decisione

Dopo cavillose attese la Corte di Cassazione si pronuncia. Nella deposizione effettuata questa ha palesato le ragioni secondo le quali l’accusa di omicidio colposo risulta essere calzante nei riguardi della coppia. Al fine di delucidare in modo effettivo cause e ragioni che hanno spinto a questo verdetto è necessario fare un passo indietro. Tornando infatti al 2016, quando Eleonora è morta all’età di 17 anni per una leucemia linfoblastica acuta è possibile ricostruire tutto in modo effettivo.

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La verità ignorata

Sulle analisi che vertono sulla sua morte la Corte di Cassazione prende in considerazione il ruolo esercitato dai genitori. Non a caso, nell’offerta di questo responso i giudici, a distanza di due anni di reclusione della coppia in via definitiva, palesano la loro imperturbabile convinzione. Secondo le loro ideologie, strettamente correlate agli eventi presi in esame, i genitori hanno esercitato un’attività di influenza sulla figlia che a sua volta ha rifiutato di sottoporsi alle chemio. Ad oggi i giudici affermano che quella scelta non derivava da liberi ragionamenti o dalla decisione da parte dei genitori di assecondare le speranze della figlia. I medici, infatti, informarono i genitori sul fatto che Eleonora non sarebbe mai guarita soltanto con le procedure del metodo Hamer senza sottoporsi alle chemio. E’ su questo netto rifiuto della realtà da parte dei due che risulta chiara la loro intermittenza nelle decisioni della figlia.

I genitori e le scuse per discolparsi  

Dopo la morte di Eleonora, i due genitori: Bottaro e Benini iniziarono a stravolgere la linearità del corso degli eventi. I due, infatti, iniziarono a sostenere che la figlia avesse deciso di non sottoporsi alle chemio rinnegando la loro natura di estremisti. Questo ambiguo comportamento non ha potuto far altro che sfaldarsi dinnanzi ad innumerevoli parametri. I giudici infatti ad oggi dichiarano che Eleonora non aveva l’età giusta per maturare da sola una scelta così drastica e importante.

E’ qui che emerge l’incisivo condizionamento da parte dei genitori, seguaci del Metodo Hamer secondo il quale ogni farmaco è bandito poiché sostituibile con qualsiasi pratica naturale. I giudici ricordano come i genitori si opponessero perfino alla terapia antipiretica e antibiotica oltre alle continue lamentele per la somministrazione del Nurofen e della Tachipirina. Il padre voleva infatti che i medici somministrassero ad Eleonora alti dosaggi di vitamina C. Secondo la sua opinione, inoltre, i medici non ponevano tali dosaggi al fine di evitare il fallimento delle case farmaceutiche.

 

 

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