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venerdì, Aprile 26, 2024
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Elezioni regionali. Presentata la lista ‘Terra’: “Caldoro e De Luca hanno fallito sul tema rifiuti”

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 Una proposta ecologista, sintesi di un percorso di tutela ambientale sui vari territori della Campania che ha visto e vede da anni protagonisti gli animatori di un progetto politico alternativo agli altri competitor. La lista “Terra’’ concorrerà alle elezioni Regionali del 20 e 21 settembre, sfidando gli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra, il Movimento 5 Stelle e le altre formazioni in campo, dal cosiddetto Terzo Polo a Potere al Popolo. Candidato governatore di “Terra’’ sarà l’avvocato Luca Saltalamacchia, avvocato patrocinante in Cassazione esperto in tutela dell’ambiente e diritti ambientali. Capolista sarà Stefania Fanelli, al contrario di Saltalamacchia con un’esperienza politica lunga alle spalle, attuale consigliera comunale a Marano per Sinistra Italiana/Leu, rappresentante sindacale Cgil e fondatrice dell’associazione “Frida Khalo’’ che si occupa di pari opportunità. A sostegno di “Terra’’, esponenti del mondo del civismo, della piattaforma “Friday for Future’’, del centro sociale Insurgencia, e di quelli da sempre vicini o militanti dei partiti di sinistra da Sinistra Italiana a Rifondazione Comunista e delle altre sigle o movimenti di quel mondo.

La presentazione

Il lancio ufficiale di “Terra’’, questa mattina dinanzi all’Assessorato regionale all’Ambiente. Una scelta non casuale, visti gli intendimenti programmatici e la bocciatura delle politiche ambientali sia del governatore uscente Vincenzo De Luca che del suo predecessore, e di nuovo candidato per questa tornata, Stefano Caldoro. «La nostra idea di società si basa sugli interessi collettivi, a discapito dei guadagni e degli interessi di pochi. Ambiente non significa dire “quanto è bello l’albero’’ o “quanto è bella l’erba’’. Ma significa avere una visione di una società di uno sviluppo eco sostenibile, che non può realizzarsi se al centro non viene messa la tutela dell’ambiente» spiega il candidato presidente Luca Saltalamacchia fissando il canovaccio dei punti programmatici. «La nostra regione – insiste il Saltalamacchia – è devastata dal punto di vista ambientale che rappresenta una negazione del diritto alla vita e alla salute. De Luca e gli altri hanno fallito dal punto di vista delle politiche ambientali perché l’ambiente non è mai finito al centro della loro azione politica, anzi dalla maggior parte delle compagini politiche l’ambiente viene visto come un ostacolo allo sviluppo». Impegnata nelle battaglie ambientali in special modo nel territorio a Nord di Napoli, tra queste va menzionata contro l’apertura della discarica di Chiaiano, la capolista Stefania Fanelli afferma: «Terra’’ non è un insieme di nomi ma è un progetto lungo, con una prospettiva. Io mi sento a casa perché finalmente riusciamo a coniugare giustizia ambientale e giustizia sociale, binomio imprescindibile per prendersi cura della vita delle persone. E tutto ciò, fa parte della mia storia. Negli anni abbiamo costruito vertenze importanti, territorio per territorio».

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I nomi e i nodi

Presentata ufficialmente la lista e chi la guiderà, come per tutti anche i promotori di “Terra’’ stanno sondando il terreno per individuare i candidati al consiglio regionale che possano apparire funzionali al progetto. Al momento, ufficializzazioni vere e proprie non ce ne sono e restano alcuni nodi da sciogliere in vista della raccolta delle firme per presentare la lista. Uno dei più importanti, riguarda l’eventuale, aperto appoggio a “Terra’’ da parte di demA, il movimento politico del sindaco Luigi de Magistris. La segreteria politica e gli altri organismi di Democrazia e Autonomia sono ancora in fase di riflessione sul punto e si spiega anche in questo senso l’assenza alla presentazione di oggi, notata dagli addetti ai lavori, di esponenti arancioni nonostante ad animare “Terra’’ ci siano gli appartenenti di “Insurgencia’’, il centro sociale e laboratorio politico che esprime in giunta comunale l’assessore alla Cultura Eleonora De Majo, il capogruppo in consiglio Rosario Andreozzi e alla Terza Municipalità il presidente Ivo Poggiani e l’assessorino alla Cultura e Politiche Sociali Egidio Giordano, oltre al mondo del civismo ambientale e non, al quale il sindaco ha sempre strizzato l’occhio.

L’endorsement a Terra da parte di demA al momento non è affatto scontato e a confermarlo sono anche le recenti parole di de Magistris, maggiormente propenso a dare il contributo ad un progetto politico di respiro nazionale e a cercare di spingere la volata ad un suo successore a Palazzo San Giacomo quando fra un anno si voterà e lui non potrà ricandidarsi (la legge dopo due mandati consecutivi impone ad un primo cittadino la non ricandidatura).

L’indecisione di demA, con almeno la base che spingerebbe per metterci apertamente la faccia alle Regionali e quella più moderata – per capirci che racchiude l’ala considerata vicina all’assessore ai Giovani Alessandra Clemente – che non è così insensibile al richiamo del centrosinistra sembra mettere fuori gioco le candidature in “Terra’’ dell’assessore con delega all’Ambiente Raffaele Del Giudice e quello allo Sport Ciro Borriello, considerati ad un certo punto tra i papabili ma per i quali ora c’è il niet viste le altre mire di de Magistris.

Anche per questo motivo c’è da capire quali saranno i candidati di Insurgencia, con Ivo Poggiani ed Egidio Giordano che non dovrebbero far parte della partita per le Regionali. Qualche chances di candidatura in lista, anche se il diretto interessato nicchia, sembra averla Tonino Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana e consigliere comunale a Castellammare di Stabia. Nel circolo vorticoso dei nomi è finito anche Pietro Ioia, garante dei detenuti del Comune di Napoli che però ci tiene a sottolineare di «non essere interessato a candidarmi, non c’è alcuna mia aspirazione in questo senso».

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