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sabato, Aprile 27, 2024
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Faida di Forcella, stangata ai Buonerba: fecero la guerra ai Sibillo

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Confermate in Appello tutte le condanne inflitte in primo grado ai Buonerba, rivali dei Sibillo, contro cui fecero la guerra di Forcella. Il gruppo di via Oronzio Costa aveva incassato in primo grado, per l’omicidio di Salvatore D’Alpino quattro ergastoli Per quell’omicidio in 4 avevano rimediato l’ergastolo ovvero Antonio Amoroso, (condannato al massimo della pena anche perché autore
dell’omicidio del capo della Paranza, Emanuele Sibillo) al boss Gennaro Buonerba, a Luigi Criscuolo e a Salvatore Manzio. Trent’anni di reclusione, invece, per Assunta
Buonerba e Luigi Scafaro. Da quel processo è nato l’appello solo per i sette che rispondevano di associazione. Pene confermate per tutti i componenti del gruppo “del
vicolo della morte” per come era stato ribattezzata la strada di Forcella dove abitava la famiglia Buonerba e dove si consumò l’omicidio Sibillo e una serie di stese. Nel
raid contro D’Alpino rimase ferita anche un’altra persona, Sebastiano Caldarelli, 37 anni. Il raid venne ripreso dalle telecamere di un sistema di videosorveglianza. Era
stata Assunta Buonerba ad invitare i suoi a compiere in fretta l’agguato. Una cimice piazzata nella sua abitazione incastrò lei e tutto il resto del clan. Le intercettazioni
hanno consentito alla Dda napoletana di arrivare alle condanne.

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