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domenica, Aprile 28, 2024
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“Fateci vedere la salma”, picchiano gli infermieri all’obitorio del Cardarelli

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Tre infermieri dell’ospedale Cardarelli sarebbero stati aggrediti da 8 persone. Il gruppo avrebbero voluto entrate all’obitorio per visitare la salma del 72enne, morto per cause naturali. Come segnala la pagina Nessuno Tocchi Ippocrate sarebbero intervenute diverse volanti della polizia che avrebbero identificato i responsabili. “L’increscioso evento pare sia accaduto circa 15 giorni orsono, ma solo adesso ci viene segnalato, e noi lo inseriamo regolarmente nella conta delle aggressioni avvenute nel territorio della Napoli 1.”, segnala la pagina gestita dai volontari.

Ambulanza dirottata a Napoli, il parente schiaffeggia l’autista

Venerdì pomeriggio l’ambulanza India di Scampia è stata chiamata nel rione Luzzatti per soccorrere un uomo in stato “confusionale con rilascio sfinterico”. Quindi i sanitari lo hanno portano in ambulanza ma, durante il passaggio della persona sulla barella, alcuni ragazzi si sarebbero avvicinati al personale 118 e, prendendo a pugni il mezzo di soccorso, li avrebbero obbligati a seguirli da un altro paziente residente nel palazzo vicino. Dunque l’equipaggio sarebbe stato minacciato e, addirittura, l’autista avrebbe ricevuto 2 schiaffi da un parente. Subito è partita l’allerta alla polizia.

PRIMO PAZIENTE LASCIATO IN STRADA

I soccorritori sarebbero stati costretti a lasciare in strada il primo paziente, fuggito per la paura, e a caricare l’altro in arresto cardiaco insieme al medico della postazione Aeroporto anche lui minacciato. Il 118 di Scampia ha trasportato il paziente in arresto presso l’ospedale del Mare, mentre il primo uomo sarebbe stato soccorso dall’autista e dall’infermiere della ambulanza aeroporto arrivato sul posto come supporto medicalizzato al mezzo di Scampia.
La pagina Nessuno Tocchi Ippocrate ha denunciato l’accaduto:  “NON È PIÙ TOLLERABILE LAVORARE IN QUESTE CONDIZIONI! DIROTTARE UNA AMBULANZA CHE GIÀ SI STAVA OCCUPANDO DI UN CODICE ROSSO È UNA COSA CHE NON ACCADE NEMMENO NELLE FAVELAS E NEI TERRITORI DI GUERRA! SIAMO INDIGNATI!”
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