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lunedì, Giugno 17, 2024
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Festa scudetto, l’Ente del Parco Vesuvio preoccupato dall’invasione dei tifosi

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In queste ore l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha appreso con viva preoccupazione, dagli organi di stampa, dell’intenzione di alcuni esponenti della tifoseria della squadra del Napoli di festeggiare l’imminente scudetto organizzando una simulazione dell’esplosione del Vesuvio, con “invasione” dello stesso e l’accensione di fumogeni tricolore sulla cima del cratere.

L’Ente Parco considera questa iniziativa pericolosa e non praticabile in quanto si realizzerebbe nel cuore del parco, nella Zona A di massima tutela di un parco nazionale istituito nel 1995 con decreto del Presidente della Repubblica, soggetta, per la sua vulnerabilità e importanza in termini di biodiversità, a diversi livelli di protezione a livello nazionale e comunitario: la legge quadro sulle Aree protette del 1991, la Direttiva 92/43/CEE, la Direttiva 2009/147CEE, fino alla legge istitutiva della Riserva Forestale di Protezione “Tirone – Alto Vesuvio”, gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Caserta.

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LA SEGNALAZIONI ALLA PREFETTURA

L’Ente Parco, con una lettera del 26 aprile, ha quindi provveduto a segnalare alla Prefettura e alle altre Autorità competenti in materia di ordine pubblico la pericolosità ambientale e sociale di tale evenienza, chiedendo di adottare gli opportuni provvedimenti per scongiurare il verificarsi di intrusioni nell’Area Protetta, con conseguenti potenziali danni a persone e cose, e, in particolare, alla flora e alla fauna del Parco Nazionale del Vesuvio nonché alle strutture e agli impianti tecnologici ivi presenti.

“NESSUNA AUTORIZZAZIONE”

“Nessuna autorizzazione è stata rilasciata né potrà essere rilasciata – precisa il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, l’Avv. Raffaele De Luca – perché quanto proposto è in contrasto con le norme di tutela e con il buon senso, perché il Cratere del Vesuvio è un luogo fragile e intrinsecamente pericoloso. Siamo tutti felici per la vittoria del Napoli – prosegue De Luca – che rende onore al territorio e porterà grande gioia tra i cittadini, ma i festeggiamenti dovranno limitarsi a quanto consentito dalle regole del vivere civile.”

“Ci stiamo coordinando – spiega il direttore dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Stefano Donati – con le forze di Polizia Locale dei Comuni Vesuviani e con il Reparto Carabinieri Parco del Vesuvio per assicurare un massiccio presidio e la chiusura delle aree di accesso al Cratere, anche se auspichiamo che questa grande festa si svolga nelle aree abitate, senza incursioni nelle aree naturali che porterebbero ad inevitabili episodi di degrado.”

“Sul Vesuvio coi fumogeni tricolore”, l’idea per la festa Scudetto fa arrabbiare gli ambientalisti

Ancora pochi giorni e la città di Napoli potrà finalmente esplodere di gioia per la conquista dello scudetto. Tantissimi i festeggiamenti previsti in città, con le strade che sono ormai da settimane colorate d’azzurro. Per “simulare una gioiosa eruzione del vulcano”, un gruppo di tifosi ha avanzato l’ipotesi di “raccogliere fondi per comprare migliaia di fumogeni bianchi, rossi e verdi. Al fischio finale saremo in cima al Vesuvio e li accenderemo in contemporanea”.

La proposta è però malvista dall’associazione Zero Waste-RifiutiZero Campania, che tramite un comunicato rilanciato nelle scorse ore da alcuni quotidiani, spiegano: “Apprendiamo con sorpresa e stupore, da organi di stampa, che frange di ultras del tifo napoletano manifestano l’idea di invadere il territorio del Parco nazionale del Vesuvio per manifestare la loro gioia per lo scudetto del Calcio Napoli con fumogeni, striscioni, bandiere e fuochi d’artificio”.

“Mai idea più strampalata poteva essere partorita da chi pensa che il territorio, ancor più un’area protetta, possa essere invasa e utilizzata come palcoscenico per manifestazioni che nulla hanno di rispettoso verso un ecosistema territoriale di estrema fragilità – continua il comunicato -. Nessuno entrerà nel territorio del Parco con striscione bandiere di plastica inquinante, men che meno con fumogeni e fuochi d’ artificio. A costo di chiamare a raccolta tutti i cittadini del Parco per impedire simili manifestazioni a chi pensa che l’ambiente e la natura possa prestarsi a scemenze di tal fatta”.

“Il nostro appello – conclude l’associazione – oltre che a tutte le Associazioni che hanno a cuore il territorio per un fronte comune contro abusi e inciviltà, è rivolto a tutte le autorità in campo: dal Commissario del Parco del Vesuvio ai Sindaci del territorio, alla Città Metropolitana e al Sindaco di Napoli suo Presidente, ai CC forestali e a tutte le forze dell’ordine operanti nell’area vesuviana. Un fronte civile per fare comprendere, se fosse necessario, che il territorio è un bene comune di tutti e per tutti”.

 

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