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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Fiancheggiatori del clan Di Lauro, scarcerato Vincenzo Flaminio

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Era indicato dalla Procura come uno dei maggiori fiancheggiatori del clan Di Lauro, addirittura quello che aveva curato la latitanza di Vincenzo Di Lauro, il secondogenito del boss Paolo. Vincenzo Flaminio nel corso del tempo si era visto invece annullare prima la condanna in Cassazione per associazione, in seguito la riduzione da otto a sei anni. La scorsa mattina, a seguito di istanza del suo legale, l’avvocato Giuseppe Perfetto, Flaminio è stato scarcerato per decorrenza dei termini e dunque torna libero. L’avvocato Perfetto ottiene dunque, per il suo assistito, un risultato che è frutto di una strategia difensiva che ha fatto leva nei mesi scorsi su una dichiarazione del collaboratore di giustizia Salvatore Tamburrino che dichiarò che Flaminio fino al 2013 era il gestore delle armi del clan. Successivamente l’uomo, secondo il pentito, vendette le armi di sua iniziativa venendo cacciato dal gruppo. La condotta contestata a Flaminio era considerata perdurante. Dinnanzi agli ermellini il legale dimostrò che dopo quella data Flaminio di fatto non faceva più parte del clan ottenendo un annullamento relativamente alla perduranza del clan fino al 2013. Questa mattina la Corte d’appello di Napoli (V appello) ha pienamente accolto la linea della difesa evidenziando che non vi fossero i presupposti di tale perduranza nel clan e ricalcolando la pena da otto a sei anni con un’interruzione dell’associazione dunque al 2013. In pratica Flaminio che ha già scontato gran parte della pena uscirà tra qualche mese.

LA RETE DI MARCO DI LAURO

L’inchiesta rivelò l’esistenza di una fitta rete di fiancheggiatori capaci di garantire la latitanza di Marco Di Lauro. Una rete fatta di fedelissimi capaci di portare avanti, in nome di ‘F4’, la gestione del gruppo del Terzo Mondo di Secondigliano.

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In primo grado il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Napoli aveva condannato il boss dei quartieri di Napoli di Secondigliano e Scampia, Marco Di Lauro, (in continuazione con un altro reato di associazione mafiosa) a 21 anni di reclusione. Il capoclan, detenuto al carcere duro, è stato arrestato a marzo 2019 dopo oltre un decennio di latitanza. Il fratello più grande, Salvatore, detto Terremoto, fu invece condannato a 12 anni di reclusione

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