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sabato, Aprile 27, 2024
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Camorra, nei guai i fratelli Esposito: sigilli al Club Partenopeo. L’ultima festa di Reina

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La Dia, su indagine della DDA, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare riguardante tre fratelli Esposito. Sono u noti imprenditori nel settore della commercializzazione e distribuzione di giocattoli in ambito nazionale. Hanno  interessi anche nel settore delle agenzie di scommesse, della ristorazione ed in un locale nel quale vengono organizzate serate danzanti ed eventi musicali.
Gli arrestati sono gravemente indiziati di intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività dei clan Contini e Sarno. La Dia sta eseguendo il sequestro di numerose attività commerciali. Sigilli anche a depositi e negozi per la commercializzazione e distribuzione di giocattoli situati situati a Napoli. Sequestri anche in provincia e nel Casertano, un bar-ristorante, un’agenzia di scommesse ed una nota discoteca nella zona centrale di Napoli.

L’AMICIZIA CON I CALCIATORI DEL NAPOLI

Si tratta dei tre fratelli Esposito (Gabriele, Giuseppe e Francesco)  amici di vip dello spettacolo e di alcuni calciatori del Napoli. Sequestrate alcune attività ricettive. C’è anche  la discoteca di Coroglio Club Partenopeo dove si è tenuta la festa di addio di Pepe Reina. Secondo la procura i tre sarebbero legati da rapporti familiari con esponenti della famiglia Sarno-Palazzo di piazza Mercato. Quest’ultimi legati da rapporti di amicizia con Ettore Bosti (che sta scontando una condanna a venti anni di reclusione come boss della camorra del Vasto-Arenaccia).

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L’ACCUSA

Oggi sono accusati di intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan Contini (a Napoli) e una propaggine del clan Sarno in provincia.
Ai domiciliari Teresa Esposito e Carmela Russo, mentre tutte le attività dei fratelli Esposito vengono passate al setaccio dagli inquirenti.
Si tratta di una indagine nel corso della quale sono state verificate eventuali relazioni pericolose tra gli imprenditori ritenuti al soldo della camorra ed ipotesi di combine calcistiche. Un’ipotesi che è stata scartata dagli stessi investigatori, che non hanno rinvenuto riscontri a proposito di tentativi di combine.

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